Tiriamo le somme

È già tardi per tirare le somme, noi, prima che lo faccia il Padre,

proprio perché lo sappiamo!

Gli esponenti dei governi mondiali sanno, sanno della realtà extraterrestre, hanno tutti i tipi di prove, e sanno quanto ci è stato detto dai contattati. Ma vogliono essere loro a decidere sulla “realtà relativa” con cui condizionare le popolazioni, sgattaiolando dalla realtà assoluta.

Fin dal 1952 Eugenio ci ricordava  le Leggi Universali, e lo ho ribadito nei miei libri dal 1980, ma quando le tiro fuori gli interlocutori mi rimandano alle religioni, come se appartenessero al credo di qualche religione. Non vogliono capire.

È assurdo come si sia a conoscenza dei fattori fondamentali e non si voglia ubbidire alle Leggi Naturali, inventando leggi umane assurde che servono agli interessi di chi pensa di “governare” le popolazioni umane, come se non avessero sempre fatto parte delle popolazioni universali!

Dicevano i nostri Fratelli superiori: “Quando la smetterete con le vostre politiche e governi? Il Governo, Unico, c’è sempre stato, e non è di questo mondo”.

“Sanno”, i “gestori” dell’umanità con la economia politica, e sanno anche che soccomberebbero per primi loro, ma quale follia li ha spinti e li spinge a questo? Quest’uomo si è imprigionato nel dedalo di una solitudine sempre più triste, in una mescolanza tra oligarchi e poveri assoluti.

Una solitudine da cui non ci libera la frase: “Non siano soli nell’Universo”, perché dobbiamo rendercene conto e vivere di conseguenza.

Nemmeno il concetto che “Dio è con noi”, perché dobbiamo realizzarlo con la conoscenza della Verità!

Siamo cupamente soli, immersi nella vita legata ad un lavoro, ad una proprietà, ad una caverna di palazzo, dove tanti nascono e muoiono.

Siamo soli, pensando di realizzarci con il lavoro che fa arricchire chi ci lesina il pane per sopravvivere.

Tanto angosciosamente solo è chi nuota nel denaro e cerca di difenderselo.

Nella sua solitudine ogni uomo è talmente presuntuoso ed egoista da pretendere che il mondo sia come lui pensa che sia, e lo vuole imporre agli altri.

Ed anche se, passeggiando sulle rive di una spiaggia, percorrendo sentieri di montagna, estasiati da un tramonto, colloquiando con amici che condividono il nostro pensiero, sotto dalle colonne di “templi” filosofici o religiosi, la nostra anima spirituale sente il richiamo della libertà, mentre sentiamo che comunque è prigioniera, affogata dalla impellente necessità di vivere nel giogo gravitante dal “SISTEMA”.

Siamo liberi di scegliere il nostro destino, non c’è niente da fare, tanto meno da imporre (come non hanno fatto i “Signori” dello Spazio).

“Dio offre, non impone” diceva Eugenio.

Come diceva anche Bruno: “Ho lottato molto, ma vincere (redimere), è nelle mani del fato, ed ognuno sceglie il proprio destino ed il suo tempo”.

È stato con l’opera di Eugenio che la Misericordia della Consolazione si è trasformata in necessità di Giustizia, per rimettere ogni cosa al suo giusto posto.

“Ravvedetevi, Ravvedetevi!” ripeteva spesso, ed è stata la Volontà del Padre che, con le ultime rivelazioni, ha tirato le somme, affermando che la porta dell’aiuto celeste si è chiusa, perché l’uomo terrestre ha perseverato nel rifiutare. Il “Tornerà per giudicare i vivi e i morti (nello spirito)” è nelle mani del Maestro Gesù, che dalle profondità onnipresenti del Sistema Solare, sta operando in attesa dell’Ordine del Padre.

Ripeteva spesso Eugenio negli ultimi anni: “Il tempo è finito!”

Ma a quest’uomo interessa poco. Nel tempo hanno vinto sempre di più i distruttori della realtà, i deviatori della Leggi Naturali, per pensare di dominare l’umanità e la Natura. Abbiamo costruito sempre più armi, scivolando in un abisso di letame, e da questa mota non siamo più riusciti a tirarci fuori. Non si è più capaci di cercare nessun appiglio né l’ancora del porto. E ce ne siamo resi conto sempre di meno, tanto da diventare vittime inconsapevoli. Lo strapotere oggi ha portato verso l’annientamento della intelligenza, del discernimento. Cosa poter fare contro questo? Come poter ribadire ancora che bisognava curare le cause?

Oggi, solo parlare di curare le cause è utopia.

Se è tutto inquinato, come possiamo parlare di “biologico”?

Se le menti sono impazzite, come possiamo parlare di ospedali psichiatrici, di correggere la mente, quando non sappiamo neanche cosa è la psiche?

Se tutto è guerra, tutto dominato dal denaro, come è possibile pensare all’amore fraterno? Siamo annaspati inutilmente a questi sogni mortali che vanno verso un destino senza ritorno, precipitando nel vuoto senza rendercene conto.

Cosa vogliamo salvare se siamo infondo al burrone?

Dobbiamo quindi constatare, nonostante le nostre speranze, che ci aggrappiamo a delle illusioni, e la salvezza riguarda solo la nostra anima individuale.

Quello che era stato profetizzato si è avverato e si sta inesorabilmente avverando.

Le Forze dalla Natura, che si chiamano ZIGOS, stanno reagendo per amore e salvezza del Pianeta, rigettando quanto l’uomo ha costruito, il suo falso benessere, la sua scienza e tecnologia ad uso e consumo dei malefici intenti, dimostrando che ciò che l’uomo ha edificato e innalzato a “legge”, non esiste, è contro natura, andava rimosso. E questo sta avvenendo e senza possibilità di smentita si sta per concludere.

Con le nuove scoperte archeologiche, geologiche, astrofisiche, naturalistiche,

è molto strano come ci rendiamo conto del diverso paradigma con cui avremmo dovuto procedere nella evoluzione, ma ancora più inconcepibile il fatto che lo contrastiamo per voler fare “di testa nostra”. Non c’è diavolo più diavolo dell’uomo.

Le leggi Universali sono Le LEGGI, altrimenti si soccombe, come quando una cellula del nostro corpo diventa cancerogena: o la estirpi o soccombi.

Dal più antico passato avremmo potuto ascoltare ed ubbidire ai richiami celesti.

Una volta le storie si tramandavano attraverso le ikone, un pathos definito come miracoli, o come apparizione di esseri luminosi cioè Angeli, ma non possiamo rifarci a quei tempi in cui gli Inviati stessi, i Maestri che avevano una coscienza superiore, parlavano un linguaggio comprensibile all’uomo di quel tempo.

Il loro operato apparteneva a quel tempo, con la sua logica. Poco tempo dopo questo è cambiato, quando hanno iniziato non solo a manifestarsi diversamente ma anche a succedere fenomeni particolari con aspetti sempre più vicini all’uomo, anche se questo progrediva negativamente.

Oggi dobbiamo tener conto di quello che c’è, perché se non abbiamo realizzato il passato e non lo abbiamo digerito e trasformato fra le varie metodologie che si sono susseguite, non possiamo capire né il passato né il presente, privi di una nuova coscienza. Non abbiamo seguito le rivelazioni, che potevano essere il punto di partenza per una vita più costruttiva, più vicina alla realtà. Ecco che la difficoltà dell’inviato, il messaggero, il contattato (fino al 2004), è stata quella purtroppo di riportare gli insegnamenti con la logica moderna ad una umanità che, rispetto a ieri, è peggiorata. Come si fa ad andare incontro a questa incompatibilità, a voler ancora dire qualcosa, sulle informazioni celesti? Come si fa a trasmettere queste cose “logiche” solo per chi è cosciente, e non puoi trasmetterle, perché la evoluzione della coscienza spirituale è individuale, mentre ognuno vuole a tutti costi arricchirsi di filosofie inutili. Cioè ci si perde nel dedalo della assurdità dei pensieri di pensieri, senza trovare chi è il vero uomo. E un mostruoso figlio di questo è la politica, sia per i propri interessi di carattere materiale, sia per il diabolico senso di dominare sugli altri per perseguire intelligenze che non esistono.

Ci siamo voluti dimenticare che del Padre e della Sua Giustizia si è parlato fin dall’inizio della storia dell’uomo. L’uomo ha ricevuto tanta misericordia, tanti insegnamenti di carattere cosmico da Ermete, poi è arrivato il momento della settima generazione in cui, 2000 anni fa, il Cristo ha determinato: “Avete capito o no che siete in grado di potervi salvare attraverso la Legge dell’Amore?”. No, lo abbiamo messo in croce, ed il Sangue di questo Giusto ricade su chi lo ha crocifisso e lo crocifigge giorno per giorno, perseverando nell’errore. Cosa vogliamo di più? Addirittura qualcuno sobilla che questi inviati celesti, Gesù stesso, non siano esistiti.

È peccato originale anche la ribellione verso il Sè stesso interiore, rifiutando la nostra realtà nella dimensione corporea, biofisica, animica, nella intelligenza spirituale, nel collegamento verso l’Onnipresente.

Quindi, se Eugenio ci ha ricordato le Leggi dell’Amore, e poi della Giustizia, rimane solo ed unicamente la Giustizia che l’uomo ha voluto su sé stesso.

Chi ha la fiammella ancora accesa, deve stare attento che non si spenga.

                                                                                                        Orazio Valenti