Essere o avere

Orazio Valenti

Sia chiaro!: qualunque cosa io scriva, non ho mai avuto, non ho e non avrò mai nessun rapporto con la politica o qualunque affare umano terrestre. Fino a chè esisterà almeno la civiltà di esprimersi con libertà cosidetta democratica, colloquierò, se ne sentirò il senso, con chi ha ancora la voglia di “vedere” con l’occhio dello spirito e di ricordare l’opera profetica del contattato Eugenio Siragusa. Oggi lo stiamo vivendo, specialmente constatando le coseguenze per non avere messo in pratica i Consigli Celesti. Lo “spirituale” non appartiene a nessuna religione terrestre, ma all’uomo in sé, come intelligenza, come abitante dell’Universo. Gli uomini potevano, a tempo debito, solo comportarsi correttamente, fraternamente. La Giustizia la faranno le Intelligenze Suvrumane.

Il dominio dell’Avere sull’Essere ha raggiunto l’orlo del precipizio.
Accanto all’atavico progetto della distorsione genetica terrestre, quella delle perdizione dell’anima con distacco dello spirito, vi è, come braccio destro, la politica della mercificazioone globale.
E’ quasi stancante parlare di questo argomento, perché quasi tutti preferiscono non pensare e vivere la vita così come va, satura di fattori inutili. Tanto… non cambia nulla. Ma, per chi ha risvegliato un pò di coscienza, è insopportabile sentirsi cotinuamente lavato il cervello, costretto agli imperativi della macchina tecnologica del denaro, redditometro, tracciabilità, chip corporei da robot, ecc…
“Si – ci viene spontaneo – tracciamo sempre più il solco della nostra involuzione…”.
Viene anche spontaneo trasmettere barlumi di coscienza libera per una introspezione personale.
La nostra attenzione viene turbata sempre più dai fattori dello scambio economico, tra gli imprenditori o governanti e la popolazione (tutt’altro che “bilanciato”). Ma Oggi non siamo più nel Medio Evo ed in questi interessi è coinvolta l’Ecologia planetaria, che determina i limiti della vita. I cittadini delle metropoli e le popolazioni dei paesi cosidetti ricchi a discapito dei poveri, che hanno sfruttato  e derubato, saranno i primi a morire di sete e di fame. L’equilibrio economico si doveva spostare subito e massivamente verso i lavoratori più umili. Oggi è troppo tardi.
Oltre all’ecatombe ecologica per la depredazione delle risorse, acqua, alimenti naturali, energie, fa fronte la rivolta dei perseguitati.
Si doveva evitare prima, eliminando la Causa: denaro e proprietà.
Ormai il modo (canalizzato) di vivere degli uomini non è più solare, in armonia con le Realtà Naturali; il sopravvivere dell’uomo è ritmato dalla corsa frenetica al denaro, poi lo sballo, e quando arriva la domenica è difficile avere il tempo di dirsi -ma che sto facendo?-.  
Quali sono i limiti tra l’egoismo e l’altruismo? Quali sono gli interessi superiori, eterni?
Quali dovevano essere le scelte migliori che l’uomo doveva fare piuttosto che quelle relative che non portano ai valori della realtà dell’uomo?
Tutti lottano, si dice banalmente, per interessi personali, per raggiungere i loro obiettivi, sia negli alti livelli culturali terrestri che fra le anime perse nei piaceri materiali. Ecco che questa è la vecchia presa in giro, il sistema di potere personale per soddisfare certi interessi…
Poi c’è chi fa protagonismo, usando i concetti dei saggi, invece di farli propri col sacrificio massimo e poi esprimere la farina del proprio sacco con umiltà e semplicità.
Sono sempre più “minestrati” i due volti della furbizia e i due volti dell’intelligenza. La furbizia non è un frutto dell’intelligenza che invece può essere capace di difendersi dalle costrizioni. L’arguzia può essere usata solo quando ubbidisce alle Leggi dei diritti e della funzione universale dell’uomo.
I  grandi Iniziati sono stati semplici, puri, ligi ai dettami dello spirito, hanno vissuto per eseguire una funzione sovrumana, e vengono presi per deboli, privi delle furbizie materiali. Esiste dunque la intelligenza positiva o negativa, il genio del bene o del male. Del male quando una intelligenza sopra il normale viene usata per distorcere la realtà della vita. Ed è questa la forza diabolica dell’uomo. Ci si fa i furbi per prevaricare gli altri, accaparrarsi gli interessi a discapito degli altri. Mentre ognuno dovrebbe avere il necessario.
Come lo vogliamo chiamare questo arraffamento avvicendato?  Come sostituire il concetto delle metodologie economiche dell’uomo, condizionato dal concetto dell’imprenditore, dal datore di lavoro, dalle tasse, quindi dai poteri materiali che determinano le loro leggi?
Ce la facciamo a pensare che il modo di vivere dell’uomo, in senso naturale, ha lo Stato che è il Cosmo, l’imprenditore che è il Sole, il luogo di lavoro che è la Natura Planetaria, e che la Funzione dell’uomo non è di essere padrone o schiavo ma evolversi attraverso le esperienze e la conoscenza, in totale collaborazione fraterna col prossimo?
Non abbiamo il coraggio di dire o confidare la Verità a noi stessi, consenzienti del fare parte di questa società umana solo se si entra nel meccanismo del denaro. La verità su quello che succede uomo contro uomo, è mascherata dagli interessi di ognuno per accaparrarsi segretamente, furbescamente il denaro. Chi sa, non aiuta gli altri a difendersi da questo, perché ne parla a metà, vuole i suoi interessi, per servilismo verso chi gli procura denaro come fanno gli assassini,  o perché si perderebbero i clienti e non può più lavorare. Quindi nel lavoro c’è la continua teatralità dell’uno verso l’altro per ottenere innanzitutto per sé. E’ l’opposto della collaborazione alla reciproca sopravvivenza. Chi non vuole entrare in questo meccanismo del denaro, che è fatto della più grande sofisticheria, è emarginato non nel senso poetico, ma deve morire, non deve dire la verità. Quindi la fratellanza contro la furbizia, per il bene o per il male. Essere furbi fino al punto da diventare assassini o commettere genocidi.
Cosa fa il commerciante? Parla solo degli aspetti buoni dei prodotti che deve vendere. Cosa fa il politico, l’avvocato? Evidenzia e discute solo le cose che lo interessano (il potere ed il denaro innanzitutto. Esistono avvocati che difendono solo per fare giustizia, senza denaro?). Sono tutti commercianti, tutti occupati dal meccanismo del denaro. I costruttori di armi e di farmaci, sono ancora peggio, perché fanno capire che sono buoni e operano per sconfiggere le malattie e con le armi difendere le popolazioni. Invero si produce solo il danno alla salute e alla vita. Anche nella alimentazione: “sfamare il mondo”, “produrre di più”, “con che cosa”? Con OGM, conservanti, pesticidi: dando la morte; e quando si uccide con la deformazione del DNA, si uccide
la genetica delle popolazioni, il futuro della vita sulla Terra.
Ci siamo mai chiesti a cosa servono le armi chimiche e psicotroniche  (Vedi mie interviste su trasmissioni televisive e su “Ali Dorate” 2000), sempre più efficaci e segrete in uso dai governi dominanti? Ci si è imbottigliati in una situazione che non è solo innaturale ma molto più che animale.
Non c’è politica o contro politica che tenga: la Verità sono le esigenze fondamentali dell’essere umano e le esigenze macroscopiche del Pianeta, assolutamente immutabili.
L’essere umano doveva avere il necessario per vivere con annessi e connessi, lavorando l’uno per l’altro, senza tornaconti.  Il Pianeta deve essere rispettato nei suoi equilibri elementali e geodinamici.
Invece tutto è stato sempre più disgregato, ed è inevitabile che l’uomo ritorni alla legge della jungla e delle ribellioni; è in atto che il Pianeta si scrolli di dosso un virus mortale.
Viene spontaneo e libero pensare che nell’ambiente europeo, per fare un esempio, chi ha più di duemila euro al mese, è ricco, e debba dare il superfluo a chi non ha. Solo così si può eliminare il potere di nient’altro che della autodistruzione. Non è vero che solo chi ha lavorato (o ha rubato), può avere, perché tutti vogliono lavorare, e gli viene negato, vengono derubati del niente che hanno, altrimenti eliminati.
Sottolineando che categoricamente non è un ragionamento che fanno i poveri, ma è uno stato di coscienza delle Leggi degli Equilibri Universali.
Ebbene, i diseredati, gli affamati, gli imprigionati, gli umili, gli ubbidienti alle Volontà dell’Altissimo, sanno che il Grande Spirito sa tutto e tutto vede, ha pronte le fruste di fuoco ardente, e non vi è scampo per alcuno. Appena lasciato il corpo ci si troverà davanti ad un muro: “Hai fatto quel che il tuo spirito sapeva di fare? No? Torna indietro, RIPETI!, con la sofferenza paragonata a quella che hai inferto ai tuoi fratelli”.


Da “L’Aquila d’oro”: PROFEZIA SULLA SECONDA MORTE


“TUTTO VERRÀ PURIFICATO E TUTTO RISORGERÀ A NUOVA VITA. IL MALE VERRÀ DEBELLATO E I SUOI PARTIGIANI RINCHIUSI E LEGATI IN UN GRUMO DI PRIMITIVA MATERIA, IN UN DENSO MONDO DA DOVE RICOMINCERANNO LE DOVUTE ESPERIENZE PER ASPIRARE DI RAGGIUNGERE IL PUNTO ASCENSIONALE, IL RISVEGLIO DALLA MORTE SECONDA.
COSÌ STA SCRITTO PER L’ALBERO DELLA VITA DI QUESTO PIANETA.
È LEGGE. OGNI COSA DEVE ASCENDERE NELLE ALI DEL DOLORE E DELLA PROVA DELLA CONOSCENZA.
È  LEGGE, FIGLIUOLO, LEGGE DI EVOLUZIONE. I MONDI MATERIALI SENSIBILI ESISTONO PER QUESTO, PER EDIFICARE LA COSCIENZA E IL RISVEGLIO DELLO SPIRITO DESIDEROSO DI VIVERE LE ESPERIENZE DEL BENE E DEL MALE, DELL’ODIO E DELL’AMORE, DELLE TENEBRE E DELLA LUCE, DELLA MORTE E DELLA VITA. ATTRAVERSO QUESTO SENTIERO, LO SPIRITO PRODUCE LA FORZA COSCIENTE DI UNA LABORIOSA OPEROSITÀ, AFFINCHÉ OGNI COSA CREATA RITORNI COSCIENTE ALL’IDEA CREATIVA, ALL’ORIGINE, AL PENSANTE MANIFESTANTE.
QUANDO LO SPIRITO SI COMPIACE DI DORMIRE BEN VOLENTIERI NEI MEANDRI TORTUOSI DEL MALE, LA MATERIA LO INCATENA, E IL DRAGO DEI VIZI LO TORTURA.
LA VIA DELL’ASCESA È DOLOROSA, MA SE È VERO CHE L’ASCESA È SOFFERENZA, CIÒ NON È IMPUTABILE AL CREATORE, MA AL CATTIVO USO DELL’UMANA SAPIENZA, AL VIZIO DELLA DISUBBIDIENZA ALLE LEGGI CHE GOVERNANO IL REGOLARE DIVENIRE DEL CREATO. QUANDO L’UOMO PREFERISCE SCEGLIERE L’ODIO, VIENE A MANCARGLI L’AMORE E ALLORA LA SOFFERENZA DIVIENE INEVITABILE SINO A QUANDO NON AVRÀ CONCEPITO IL COMPLEMENTARE POSITIVO.
LA LUCE CRISTICA HA PORTATO NEL MONDO LA VERITÀ PER UNA ASCESA FELICE, AGLI UOMINI È STATA DATA LA LEGGE DELLA REALE CONOSCENZA.
SE L’UOMO PREFERISCE IL MALE, È INEVITABILE CHE LA GIUSTIZIA SI ANTEPONGA ALL’AMORE AFFINCHÉ VENGA RIPRESO E DOLOROSAMENTE RISVEGLIATO AL BENE”. Eugenio Siragusa.

Cosa voleva dire il Cristo in:  “Lascia tutto e seguimi”, “E’ più difficile che un ricco entri in paradiso che un cammello entri nella cruna di un ago”? Sono prìncipi che fanno capo non alle religioni umane ma alla Legge Cosmica. Non è un ordine -devi fare così-, ma una presa di coscienza della realtà dell’uomo in seno alla funzione evolutiva. Diversamente si resta i morti che seppelliscono i morti.
E per ricco si intende in beni materiali di ogni tipo, di fattori transitori e non eterni.
“Fatevi ricchezze in cielo e non in terra”.
Effettivamente questi concetti e queste frasi valgono solo per chi ha compreso l’Unica e Vera Realtà, che ci hanno aiutato a capire i Veri Maestri Celesti venuti a Consigliarci.
La Libertà, la Grande Libertà del Libero Arbitrio regna nel Codice delle Leggi Universali per l’essere di umano cammino.
Nel Codice Unico sta scritto che “L’Intelligenza, Iddio, la ha posta nel bel mezzo delle anime come premio da conquistarsi. Ne ha riempito un grande Cratere e l’ha fatto portare da un banditore, ordinandogli di gridare al cuore degli uomini – Battezzatevi, se lo potete, nel Cratere, o voi che credete di tornare a Colui che lo ha mandato, voi che sapete il fine della vostra vita!- Quelli che compresero questo appello e furono battezzati nell’Intelligenza, quelli possederono la Gnosi e diventarono gli Iniziati dell’Intelligenza, gli uomini perfetti, ed ebbero l’Intelligenza, mentre gli altri ignorano perché e da chi siano stati creati. Le loro sensazioni assomigliano a quelle degli animali irragionevoli. Formati unicamente di passioni e di desideri, essi non ammirano ciò che è degno di essere contemplato: essi si danno ai piaceri e agli appetiti del corpo, e credono che questo sia il fine dell’uomo.
Ma quelli che hanno (scelto) ricevuto i Doni di Dio, quelli o Tat, a considerare le loro opere sono immortali e non più mortali. Essi abbracciano con l’intelligenza ciò che esiste sulla Terra e nel Cielo e ciò che può esserci sopra ad esso. All’altezza dove son pervenuti essi contemplano il Bene e questo spettacolo fa loro considerare come una disgrazia il soggiorno di quaggiù, e, disprezzando tutte le cose corporee, essi aspirano verso l’Uno e il Solo”. (Da “Il Pimandro”).
E’ difficile vero? E’ facile lasciarsi andare alle debolezze piacevoli, ma quasi impossibile conquistare con il coraggio più impensabile l’Intelligenza delle Spirito, cioè del nostro Essere più Vero. Sono cose che si sapevano? Dimostriamolo, comportandoci di conseguenza, per la nostra anima e per liberare il nostro spirito, perché forse possiamo fare ancora qualcosa solo per la salvezza personale.
Ecco cosa è l’Intelligenza, che non ha nulla a che fare con la cultura mnemonica del più complesso e fantastico computer , né con la furbizia. “Se non sarete come i bambini…”
                                                                                                                                   Orazio Valent