Per questa umanità terrestre l’Amore è morto.
È stato strappato e occultato dalle corna dei demoni più efferati, duri e senza scrupoli.
Quello che era il lumicino della speranza per le anime di chi cercava il sentiero, è stato con intelligenza subdola manipolato ed oscurato.
A chi cercava una mano che conduce ed un cuore di consolazione, è stata chiusa la porta e, ancor più grave, è stato trasformato in odio, tanto da farlo essere una smisurata attrazione inconscia.
Chi stava iniziando a risorgere, viene travolto dagli specchi delle allodole, rimorchiato da falsi idoli, sentimenti e piaceri.
L’ira del Padre è su tutti i Cieli.
Il “Ravvedetevi” è finito, e chi ha bloccato le anime in risveglio, verrà punito severamente.
Con chi potrebbe rimanere il raggio di Luce solare? Con i deboli alle attrazioni di false spiritualità? Con chi vuole stare con un piede di qua e l’altro di là? NO.
Il Raggio dell’Amore può vivere solo con i forti nel discernimento, che non si fanno corrompere dalle false lusinghe o dal fascino esteriore, che siano pronti nel riflesso di quell’Amore sia nell’anima spirituale che nel corpo. A coloro che sanno donare con tutti se stessi al simile che comprende il simile, per resistere alle tentazioni sempre più sottili e ben mascherate.
È sempre più difficile ed io stesso piango per quanto scempio trovo intorno, anche fra le anime che non si riconoscono più, perché deviate.
Ma il giudizio si compie, e il tempo è arrivato.
“Amore chiama amore”, scrisse un tempo Eugenio. Ma quale Amore, se verso la fine ha scritto “L’Amore è morto”?
Io ti amo, si, ma tu sai cosa è l’Amore?
Orazio Valenti
(Dipinto di Orazio Valenti).
Il dipinto è intitolato “Vieni, anima mia” L’amante prende per mano l’amata, la toglie dal sole che tramonta e la porta verso il nuovo Sole attraverso i suoi raggi.