Ma quando l’uomo può comprendere Dio in sé?

Oggi che, sempre più, molti pensatori parlano di grave crisi antropologica, la sola parola “Dio”, è suscettibile di reazioni e lotte tra varie dottrine di sedicenti “credenti” o sedicenti “atei”, ma il perno fondamentale è che l’uomo non si costruisce da sè oltre la assoluta Legge del Libero Arbitrio, perché non è solo nell’Universo e, così come gli altri Suoi abitanti, deve ubbidire, volente o nolente, ad un Padre Motore della Armonia infinita. Tra il Motore Primo e l’uomo, vi sono una infinità di livelli dimensionali evolutivi, per noi inconcepibili.

Se è questa la rivoluzione delle coscienze antropologiche, ben venga, così come disse Bahrat-Ermete ad Eugenio: “Io son l’Uno e sono pure l’Altro. Io sono il Principio della materia e sono pure il Principio dello Spirito. Io sono Colui che venne dall’Alto e a te ho dato, per Volere dei Sette Spiriti di Dio, la Folgore che scuoterà le menti”.

Ed Eugenio ci ha spiegato:

Nelle Gerarchie Celesti, gli Esseri più evoluti e quindi più vicini al Padre, sono gli Esecutivi di Quarta dimensione e i Direttivi di Quinta dimensione.

Ci sono gli Esecutivi di terza dimensione a cui è stato affidato il processo evolutivo dei tre regni inferiori: Minerale, Vegetale, Animale. Ci sono gli Esecutivi di quarta dimensione che sovrintendono l’evoluzione degli umani di terza, cioè noi, e ci hanno detto:

“Siete, forse, in grado di replicare con la vostra infima e primitiva intelligenza? Siete, forse, coscienti della Verace Natura del Dio Vivente? Siete, per caso, consapevoli dei suoi Sconfinati Poteri? Parlate e rispondete.

Cosa fate, voi, con il genere vivente che è sottomesso ai vostri poteri e di cui siete i re? Vi fate replicare, quando decidete la loro sorte, il loro destino evolutivo o meno?

Certo, non siete Dei, e questo è dimostrato dalle vostre nefaste opere, dall’incapacità di guidare, secondo la Legge del Creato, tutto ciò’ che vi è stato affidato dal Creatore. Voi uomini siete ancora strumenti esecutivi e non direttivi.

I vostri poteri esecutivi, sul piano materiale in cui la vostra intelligenza è operante, non sono affatto conformi al Volere Direttivo, tutt’altro, contrari in opposizione, e questo perché vi rifiutate di sottomettervi alle Supreme Leggi degli strumenti direttivi di chi è in grado di governare le cose create con le Virtù’ e la Saggezza della Intelligenza Cosmica”. E.S.

Chi sono i Direttivi o Esseri Luce?
“Siamo Astrali“. Proveniamo da una Dimensione completamente diversa da quella in cui voi, terrestri, svolgete le Esperienze Esistenziali ed Evolutive della vostra reale identità Eterna. Le nostre Facoltà Intellettive sono per voi inconcepibili ed i nostri abitacoli non sono strutturati da valori materiali, anche se è nelle nostre facoltà materializzare quanto è nell’idea. Possiamo renderci visibili alle vostre facoltà visive solo quando lo riteniamo necessario. Possiamo altresì essere disponibili al contatto extrasensoriale o fisico quando lo riteniamo opportuno e con persone che sono in possesso di determinate facoltà psico-fisiche-spirituali che possiamo facilmente sondare in ogni circostanza.
La materializzazione dell’idea, della forma ed infine della sostanza visibile, palpabile, animata ed intelligente è l’arte più avanzata della nostra Scienza Astrale. La luce, come vi abbiamo già detto, la manipoliamo così come voi manipolate l’argilla ed essendo questa l’artefice primaria dell’atomo creante ci consente di coordinare ogni tipo di struttura fisica e dinamica.
Il vostro grave errore è quello di continuare a credere che l’intelligenza debba necessariamente servirsi di un abitacolo unico: il vostro! È un vuoto di conoscenza che dovete colmare e noi siamo propensi ad aiutarvi affinché questo vuoto venga colmato. Nella vostra galassia esistono miliardi e miliardi di globi abitati e non necessariamente con strutture fisiche come quelle che voi possedete. È anche vero che prima che la galassia si espandesse ed occupasse spazio, esseri intelligenti esistevano già miliardi di anni prima della nascita del vostro sistema solare: prima che voi foste noi eravamo già“.
Eugenio Siragusa. 27 Maggio 1980

Per chi ha letto l’Aquila d’Oro, può rivolgere l’attenzione verso alcune pagine che spiegano chi sono gli “Angeli” del Padre che ci hanno seguito sempre nella storia piena di enormi tragedie.

 “In principio, il Disegno dell’Opera Celeste si svolse con numerosissime alternative, attraverso la nostra opera esecutiva e alla regia (per riferirci ad un’arte del vostro tempo) delle scene e degli avvenimenti destinati a completare il primo atto del dramma della vostra esistenza sulla terra. Noi, in verità, eravamo i veri registi e voi gli attori e le attrici, tesi disperatamente ad assumere la parte, a provare e a riprovare, al fine di raggiungere la perfetta idoneità per poter competere, poi, nel grande teatro dell’Universo, dinanzi al cospetto di Colui che è L’Eterno Spettatore e Giudicatore delle opere nostre. Ed ecco, Figlioli della Terra, la grande Rivelazione degli ultimi avvenimenti, in cui si manifestò la potenza del Cielo sulla Terra, per infondere nel cuore dei terrestri la Santa Legge di Colui che vi ama e che spera nel vostro saggio giudizio per concedervi il perdono e la gloria del Suo Regno”.

“Sovente l’ira fu necessaria tanto quanto fu necessaria la bontà e la misericordia. Molti furono costretti ad eccellere in bene attraverso le opposte esperienze del bene medesimo, altri superavano nel bene progressivo la loro evoluzione e agevolmente raggiungevano il bene assoluto. Costoro furono pochi, ma sufficienti per irradiare, nelle varie comunità, gli effetti migliori per una più solida predisposizione al bene e a meglio operare nella vita”.

“Ed ecco, in verità, la lotta del bene contro il male, gli Angeli e i Demoni, gli spiriti propiziatori al bene e quelli avversatori e malefici.  Gli uni operavano il bene per edificare il bene assoluto, gli altri edificavano il male al fine di far comprendere il bene relativo”.

“Noi non siamo mortali. Noi coordiniamo, elaboriamo le Strutture dell’Universo Visibile e di quanto è ad esso utile per il Suo Divenire. Siamo noi che creiamo le Genetiche Cosmiche e le aggregazioni degli Elementi che alimentano l’Esistenza di ogni cosa visibile ed invisibile. Siamo noi Gli Archetipi, gli Elohim, gli Dei della storia. Voi siete perché Noi l’abbiamo voluto, facendovi a nostra immagine e somiglianza. Potreste anche non essere più, se solo lo volessimo”. E.S.

Riguardo alla Conoscenza o realizzazione di Dio in sé:

Si è sempre più soliti pronunciare o postare frasi famose o accattivanti, come:

“Dio è dentro di te, conosci te stesso”… è una parola! Anzi, una frase.

E ne uso anche io una detta dal primo conoscitore ed insegnante sulle Gerarchie divine, Ermete: “Solo il simile comprende il simile”.

Proviamo a ragionarci un pò.

Il Figlio di Dio ci ha detto: “Voi siete Dei e Farete cose più grandi”, si, ma quando?

Quando arriveremo alla fine della nostra evoluzione.

Ermete: “Per giungere all’Uno, Solo, dobbiamo passare per tanti corpi, per tanti cori di Dèmoni, tante successioni di orbite astrali.

Cioè attraverso molte Reincarnazioni, che sono anni scolastici ed esami.

Dio è in noi nella misura crescente in cui noi ubbidiamo ai suoi insegnamenti, che per il momento sono le Leggi della nostra dimensione.

Eugenio precisa che Dio non è come ci è stato spesso presentato. Lui vuole essere conosciuto, perché vuole che ci riavviciniamo a Lui, essendo figli Suoi.

“La Conoscenza di Dio essendo progressiva e l’uomo essendo cresciuto in saggezza, egli scopre di tanto in tanto che il suo concetto di Dio deve essere modificato”.

Lui è Luce d’Amore, di Giustizia e di Armonia che compenetra il tutto, perché il tutto è egli stesso, che in potenza possiede tali Virtù”.

È vero che Dio è onnipresente in ogni atomo di ogni cosa, ma è Lui ad essere presente, e la nostra coscienza deve raggiungerlo.

Noi siamo parte di Lui, non siamo Lui, ma possiamo essere in Lui, cioè in sintonia, se facciamo quello che Lui ci ha detto.

Eugenio: “Siete voi che educate Dio in voi. Siete voi che potete, se solo lo volete, possederlo come Egli è per la vostra felicità”.

Educando noi stessi ad imparare ad essere in Lui.

Dio è Coscienza Cosmica e noi dovremmo ancora passare alla coscienza Planetaria, poi alla Solare, poi alla Universale, poi alla Cosmica.

Eugenio:“Per comprendere Dio bisogna uscire dal corpo, divenire incommensurabili ed eterni, immortali, conoscitori di ogni sapienza, elevarsi e discendere oltre ogni limite, raccogliere in sé tutte le sensazioni del creato, essere ovunque e in ogni tempo, e abbracciare tutto questo nella propria mente”.

Ermete:“Dio, Coscienza Cosmica, impartì la Ragione a tutti gli umani ma la Intelligenza ha voluto offrirla alle anime come premio da vincere. Ne ha empito un grande cratere che ha fatto portare in giro per la terra da un araldo – Battezzatevi, se lo potete, in questo cratere, voi che credete di ascendere verso Colui che l’ha mandato, voi che conoscete il fine per cui foste generati-“.

 “La Conoscenza Suprema è il fine della Sapienza che è Dono di Dio.

Queste cose non s’imparano, ma quando piace a Dio affiorano da sole nella mente”.
E neanche ci venga in mente che con una meditazione possiamo diventare Dio.

Questo uomo non riesce a volerlo, a sublimarsi definitivamente, perché, dice Ermete:

“L’uomo, circondato da ogni parte dal male, insaziabilmente se ne alimenta e, temendo di perderlo, fa di tutto per conservarlo ed accrescerlo. Sono fatte così le cose degli uomini che ritengono buone e belle, che non possiamo né sfuggire né avere in odio, e senza d’esse non potremmo vivere.

 Questo è il peggiore dei mali”.

Insomma, chi è stato risvegliato perché ha sentito quella fiamma nella propria anima spirituale, anche se le fiamme iniziali del risveglio hanno visto una certa luce, il lavoro del tentatore ha fatto di tutto per deviarla verso altri inganni. Di fronte alla Mano della Luce Consolatrice, si può anche essere ripresi dalla triste incapacità per non riuscire ad elevarsi.

Eugenio: “Ascoltate e meditate profondamente perché è vero che, coloro che meditando non avranno compreso, non avranno conosciuto sé stessi, né sono degni di glorificare la Verba che Iddio ha fatto Parola per conoscere la verità, la Giustizia e l’Amore del Suo Regno Celeste”.

Quando mancano coraggio e discernimento, non si segue l’insegnamento.

Ermete:“L’insegnamento non può giungere fino alla Verità. La mente però è potente e riesce, guidata dall’insegnamento, a pervenire alla Verità, almeno fino ad un certo punto del cammino. Allora, avendo abbracciato in visione d’insieme tutte le cose e trovatele in armonia con le interpretazioni dell’insegnamento, la mente si ricrede e si riposa in quella attraente fede”.
Ermete:Tutto è in te e tutto viene da te, tu sei tutto ciò che Io Sono, tutto ciò che fu, che è, che sarà. Dio è il Fatto Esistenziale, ed Egli esige con insistenza che tutto sia veduto. I nostri antenati conobbero questo splendore”.

E noi lo abbiamo voluto perdere.

Perché Atlantide venne distrutta?

Perché è stata distrutta la civiltà Atlantidea? Perché è stata sottoposta a dura prova la civiltà egizia? Perché sono state distrutte Sodoma e Gomorra? E perché potrebbe scomparire questa generazione? Sono tutti perché che hanno una precisa risposta.

Hanno precise risposte tutti gli avvenimenti, tutti i fatti che in questi ultimi secoli si sono verificati ma che gli uomini non hanno voluto capire. Hanno precise risposte le presenze sul pianeta Terra di esseri provenienti dall’esterno con compiti esecutivi ben precisi. Ho detto “esecutivi” e non “direttivi”.

Anche tra gli uomini di questo pianeta ci sono “gli esecutivi” del Genio Creante Cosmico. I direttivi, coloro che presiedono la Eterna ed Immutabile Legge dello Spirito Onnicreante sono ben altra cosa e non hanno una dimensione fissa: sono multidimensionali e padroni incontrastati dell’Idea Onnicreante.

Sono stati questi ad ordinare che la bestia divenisse uomo e sono questi che potrebbero ordinare che l’uomo degenerato, imbelle e codardo, sanguinario e violento, ritorni alle sue origini “bestia”.

Eugenio Siragusa

Nicolosi, 28 marzo 1987

Per questi stati di coscienza, quando il Maestro ci stimola a fare qualcosa e non lo facciamo, siamo disubbidienti e traditori verso il nostro spirito.

Peggio per noi.

                                                                                            Orazio Valenti