Le esortazioni fondamentali sono state tradite

Eugenio Siragusa con microfono

Negli ultimi anni di questa sua ultima missione in questa umanità, Eugenio si è ritirato sempre più con grande disgusto ed amarezza per le mancate risposte sia dell’umanità, che dalla gran parte di coloro a cui aveva dedicato la sua vita. Ha determinato il suo ultimo testamento verso tutti e ci ha preparati al “Dopo di me”.

“Nel futuro vi è il mio passato”, aveva detto nei suoi scritti antichi, ed è proprio l’antico Istruttore e Guardiano della prossima generazione umana.

Guardando verso il Cristo e verso il Padre, troviamo le indicazioni fondamentali,

ed il Padre, attraverso Eugenio, ha messa prima di ogni altra:

Dovete assolutamente rimettere tutte le cose al loro giusto posto”.

Nessuno può o potrà mai tergiversare da questo, che l’umanità non ha fatto.

Questo è utopia?

Allora è un inganno stare a discutere o filosofare, sentirsi più intelligenti o “maestri spiritualeggianti” sugli altri, è inutile credere di poter continuare un’opera di divulgazione di amore se non si è costruita la Giusta Prima Pietra.

Nel grande Principio di Amore, tutto è organizzato dallo spirito nei diversi gradi di manifestazione, ma dove è finito il rispetto dell’Amore fra gli uomini?

Le armi, l’uranio, il vitello d’oro (nero o bianco), la proprietà (… se non possedete neanche voi stessi!), ognuno dei sette vizi capitali mai cercati di lavare con le sette virtù.

Cosa racconteremo, al Maestro Gesù, ora che sta per “Ritornare con gran Potenza e Gloria”?

Le Tavole della Legge sono state gettate per sempre nel Cratere dove ognuno sarà setacciato e arso a conclusione di tutte le vite passate e rinnegate.

Oltre al tradimento verso l’Amore, vi è il tradimento verso il proprio spirito-intelligenza, che può avvenire in mille modi ed il più subdolo è il convincersi o farsi convincere che l’errore sia verità.

Dovrebbe essere ormai compreso che vi sono multiformi e pluridimensionali più o meno evoluti “fratelli” che ci stanno intorno e manifestano o istigano a vedere o a pensare i più svariati aspetti delle interpretazioni di vita e di credo spirituale.

Ma il libero arbitrio è sempre il nostro, dipendente dal nostro livello di coscienza e discernimento. Siamo ciò che siamo arrivati ad essere, dalle vite passate, dal Karma che ci segue, dall’impegno di questa vita e dalle influenze che hanno forgiato l’incedere dei nostri passi.

Chi ha veramente riconosciuto nello spirito, Eugenio ed il Maestro che sempre ha operato e opera attraverso di lui, mai e poi mai potrebbe immaginare di sostituirlo, di continuare la sua opera, sentirsi da un canto paladino dei suoi insegnamenti, dall’altro utilizzatore del suo messaggio e del suo nome per gli interessi più vari.

Il massimo che si può fare, se ne siamo capaci, è il ricordare umilmente i consigli offerti all’intera umanità (ai responsabili in testa), e gli ammonimenti profetici.

Avevo scritto, con l’avallo di Eugenio nel retrocopertina di “L’Aquila d’Oro”:

“… Non può avere mai sostituti, ognuno realizzi in se stesso la propria opera”.

Il che sta ad indicare: con le proprie caratteristiche e realizzazioni.

E’ questo che offriamo agli altri e non possiamo né pretendere né esaltarci a volere di più, ampliando gravemente l’errore dell’orgoglio e della presunzione.

Lì abbiamo tradito le Forze che hanno aiutato la nostra crescita e risveglio, perché siamo tornati indietro e non abbiamo l’umiltà di volerlo ammettere.

E chi sarebbero le diverse “forze” di influenza o di offerta più o meno superiori ?

Questo è il dunque.

E’ perfettamente (inutile e diabolico) cercare di assuefare il cristianesimo alle nostre debolezze, alla nostra autoironica filosofia di prenderci in giro e pensare di prendere il giro il Creatore tirando fuori tante culture, tergiversazioni mentali dissennati, non avendo capito l’opera di Eugenio e ciò a cui i Veri Fratelli Superiori ci hanno consigliato, condotto, diversamente da altri “fratelli” di diversi livelli che operano sul Pianeta. Perché sono di varie popolazioni, vari programmi, che difficilmente siamo in grado di valutare.

Ecco che veniamoattratti da fenomeni sovrumani, e le loro manifestazioni sono di natura molto varia, a seconda dalle cause che li producono; questi non hanno attinenza con le Verità enunciate da Eugenio.

Se vogliamo esaminarli in modo troppo semplicistico per la logica umana, possono essere di natura positiva o negativa. Ma con questa scala del dualismo, non abbiamo risolto nulla. Perché ciò che può sembrare positivo a causa di credenze religiose o specifiche sociali, può non esserlo, così come ciò che può sembrare negativo.

Cosa allora dobbiamo analizzare per venirne a capo?

Chi può giudicare se non si ha una buona conoscenza della realtà dell’uomo?

E’ necessario tenere sempre presente la realtà dimensionale e in cui vive questa umanità terrestre, gli influssi che provengono da ogni direzione: di pensiero, delle abitudinarietà del modo di vivere indotto da un governo invisibile ed oscuro, dalle anime disincarnate più o meno cattivelle o bonaccione, dagli aumenti vibrazionali per il potenziale cambio dimensionale che si manifestano soprattutto fra i giovani, dalla apatia o dalle esaltazioni delle animosità più disparate, dallo spostamento dimensionale proveniente dalla Galassia verso cui siamo assolutamente impreparati, dagli stimoli al discernimento ed insegnamenti che provengono da consigli dei Fratelli superiori di altri mondi più evoluti, compresi Angeli e Arcangeli della Consolazione o della Tentazione.

Ecco dunque che in questo marasma multidimensionale, è estremamente difficile anche per chi ha un’anima pulita ed ubbidiente alle Leggi Universali, riconoscere chi sono i Veri Fratelli Superiori, quale è stato il loro operato e consiglio.

I vari “fratelli” di secondo piano, fanno opere simili ma con finalità opposte.

La sicurezza in ciò che è buono e non, è una realizzazione personale dovuta alla nostra evoluzione animico-spirituale. E non si creda che la fede o la sicurezza delle percezioni ci metta in salvo, tutt’altro.

Mentre da un lato nessuno può prendere le conoscenze a proprio uso e consumo, filosofando nell’inganno, dall’altro: essere depositari di una conoscenza, di una verità, vuol dire semplicemente essere servitori del divino, su programmi sconosciuti al messaggero stesso. Non si serve arbitrariamente.

I metodi stessi di preghiera e meditazione non sono esenti dai tipi di insegnamenti ricevuti, dagli stati ambientali interiori od esteriori, dalle componenti psichiche che avvolgono o coinvolgono.

Mentre si medita si può essere disturbati da mille fattori, compreso il mondo animico.

Chi è “certo” di sapersi isolare, si sbaglia. Il metodo migliore è convivere, ammaestrando l’interiore e l’esteriore nel vivere momento per momento, per fare la scelta migliorando continuamente la meditazione.

C’è anche da dire che i livelli di reazione e discernimento di ogni essere sono molto diversi, quindi quello che va bene per uno può non andare bene per altri.

In questa valutazione e “Crescita comune”, si innesta la crescita personale.

Cosa aiuta il nostro essere fisico ad essere un perfetto subordinato agli stimoli reali interiori? L’equilibrio della Coscienza in via di realizzazione continua.

Le nostre esortazioni al Ravvedimento, a mettere le cose al loro giusto posto, sono state ridicolizzate e poste nel dimenticatoio!

I nostri Prodigi sono stati ignorati da chi detiene il potere del dominio sulle anime e sulle menti degli uomini.

Divengono sempre più inarrestabili gli effetti catastrofici delle vostre follie!

I veri autori delle vostre sventure siete voi, terrestri!”

Personalmente posso semplicemente offrire i miei pensieri di biografo, anche se ognuno è giusto che percorra la sua strada in una costellazione di luci e ombre dalle più strane vibrazioni.

Infondo, di fronte al Grande Vegliardo, “Veritas Vincit”.

Orazio Valenti