La paura della Verità fa diventare l’uomo diavolo di se stesso

Invece di accoccolarci fra le frasi sdolcinate di una cattiva interpretazione dei Vangeli, canticchiare la debolezza ingannatrice di un amore piagnucoloso, andiamo a leggere l’Apocalisse per poi rileggere gli insegnamenti del Cristo ed i Comandamenti, ripeto, non “consigli” ma COMANDAMENTI, ordini.

L’ubbidienza cosciente a questi, animati da una fede non riflessa ma Viva di intelligenza spirituale, avrebbe potuto portare ognuno di noi ad una trasformazione, rinnovamento interiore, prontezza al cambio dimensionale, essere una civiltà degna di fratellanza con molte altre superciviltà viventi nella Galassia.

Ed invece, oggi, accanto al peccato originale del volersi sostituire al Fattore Unitario, Causa del Tutto, di volere rimodellare una umanità “diversa”, c’è stato il sempre più il caparbio disinteresse nel voler imparare dalla storia vissuta ed intrecciata di ripetizioni di errori, cosa ci sta conducendo alla autoeliminazione.

Possiamo anche non scomodare i consigli della spiritualità o se vogliamo, delle religioni, no: tutto è evidente nella Realtà Naturale, naturale, non quella che ha fatto l’uomo a suo compiacente ed incomprensibile tornaconto. Constatiamo, giorno per giorno, che il genocidio globale delle menti e dei corpi, è in atto.

Ognuno, nella “pochezza” della mente si sente di poter insegnare, criticare, consigliare, poi quando si è al potere, di comandare.

Si, devo ricredermi, è sempre più impossibile comunicare e sperare di vedere le intelligenze sveglie e capaci di comprendere che chi ci ha preso per mano lungo la martoriata nostra storia, è stato tradito, relegato dietro le mura della nostra cittadella fatta di egoismi, sopraffazioni, assassini, diavolerie ieri impensabili.

Cosa dovrei sperare ancora che quanto insegnatoci presso le antiche popolazioni dalle Matrici Cristiche, assodato duemila anni fa nel nuovo patto dal Cristo in persona per il bimillennio concluso e oggi rinnovato, completato dalle rivelazioni ed ammonimenti di Giovanni in Eugenio, sia stato capito?

Poveri illusi! Ognuno faccia pure la propria strada, anzi, la dobbiamo fare perché solo attraverso questa Legge del Karma si possono passare le sofferenze necessarie per capire che SOLO Il Padre è AMORE, sorretto dai dardi della Sua Giustizia Naturale, non quello che abbiamo costruito con la guerre, l’odio, le persecuzioni nel nome di un dio che non è mai esistito se non nelle nostre bramosie di sostituirci a Lui.

Purtroppo gran parte dell’umanità ha ingannato o si è fatta ingannare ed è in caduta libera nella fornace che tutto fonde e rinnova, ripopolando le caverne dei Pianeti ai primi stadi evolutivi.

Cadrete dentro una grande pentola di fuoco se non trovate il modo di frenare questa grande voglia di deformare l’anima dei corpi puri”.

(Eugenio Siragusa – 11,01, 1953)

Leggiamola, l’Apocalisse, nei fatti quotidiani che stanno succedendo.

Giovanni non disse “forse” ma disse “E vidi…”.

Diversamente, dall’Immenso Amore Materno della Madre Celeste nel terzo segreto di Fatima è scritto: “SE… l’umanità non si ravvederà… i vivi invidieranno i morti”.

Si è ravveduta, oppure i vivi stanno incominciando a invidiare i morti?

La verità è verità e la realtà è realtà, non è politica né laica né religiosa.

La grande aureola del pianeta è il risultato delle aureole delle nuove cose in continuo cammino: è essa la immensa Animauna, la luce nelle tenebre, la voce nel silenzio, l’amore nell’odio, la gioia nel dolore, la vita nella morte”.

Siate dunque svegli e pur vegliate perché la grande aureola di questo mondo non abbia a divenire più tenebrosa e ogni anima non diventi pesante come il piombo o ostile come la cicuta”. Eugenio Siragusa.

Orazio Valenti