L’unicità dell’Opera di Eugenio e l’Amore Fraterno

“Cosa importa a voi chi Io sia? Meglio è per voi che non lo sappiate prima che la Mia Opera sia adempiuta. Quel giorno che l’Opera Mia sarà suggellata dalla Gloria di Dio, allora se saprete chi Io sia stato, non potrete più avere quello che ho cercato in tutti i modi di darvi per rendervi buoni ed ubbidienti, mansueti e giusti alle Leggi dell’Amore Fraterno ed Universale di Dio”. E.S.

L’uomo terrestre, fin dalla sua nascita sulla Terra e nel susseguirsi delle varie popolazioni e civiltà, col proprio libero arbitrio e nei meandri delle forze ascendenti e discendenti, è stato seguito dai Fratelli Superiori della Confederazione interplanetaria, Fratelli di quarta e quinta dimensione, secondo i programmi di Controllo del Padre e del Figlio Unigenito che chiamiamo Cristo. Rivelare la realtà della vita nell’Universo è stato sempre osteggiato dalla assai relativa logica umana, incapace di pensare che i fenomeni della fisica, del tempo e dello spazio, siano diversi da come crediamo, come la velocità della Luce che nello spazio è infinita, e che lo spazio e il tempo possano assumere tutt’altra dimensionalità. Ma torniamo alla storia umana. 

Ermete in Egitto ha fondato il Primo Tempio della Saggezza.

Le Radici e le Rivelazioni sono state donate in più modi ai vari pensatori, filosofi e studiosi di ogni tempo e, se le andiamo verso l’origine, prima degli iniziatori della sapienza Greca, vi è la Egiziana, dove dobbiamo a Toth/Ermete Trismegisto, il tre volte grande, la rivelazione completa di ogni sapere spirituale e scientifico, umano e divino. Così come ho spiegato nel libro “E’ Compiuto”, e ne ho parlato nella conferenza del 2021 a Nicolosi, il primo intervento di insegnamento sublime verso l’umanità terrestre è stato fatto da Ermete, ed il suo ultimo intervento o personificazione, è stato attraverso Eugenio, con aggiunta delle rivelazioni adatte al tempo attuale di ulteriore conoscenza dell’Universo e dei suoi abitanti.

“Questo Mondo che vi nutre e vi contiene non è esso libero di operare come vuole. Esso segue scrupolosamente quelle Leggi Universali che Governano lo Sviluppo e quindi le Cause e gli Effetti della sua Crescita. 

È vero che il Mondo è ben diverso di ogni cosa che in esso vive per la sua Natura Cosmologica e per il tempo con cui si misura la sua Esistenza. Per voi, un anno è composto di soli 365 giorni, un tempo assai breve di fronte a quello Cosmico che conta ben 25.000 anni; una Eternità di fronte all’attimo fuggente che è la vostra Vita. Ma ciò è minima cosa per poter comprendere la diversità e nell’insieme la Grande importanza di quel Principio Indistruttibile ed Eterno per cui ogni cosa, dal minerale all’uomo, si evolve risolutamente nella sua Grande Opera Universale”.

Il risveglio di Eugenio, nel 1950/52, era stata seguito da Bharat/Ermete, preparando il programma finale, essendo la stessa personalità spirituale: l’Alfa e l’Omega.

È stato riconosciuto da pochi, quelli che già da vite passate appartenevano alla tribù di Giovanni il teologo (la terza incarnazione di Bharat/Ermete), che 2.000 anni fa ha accompagnato l’Opera del Cristo, portatore della Nuova ed Ultima Legge all’inizio dell’ultima generazione umana di terza dimensione, per passare in Quarta. È un salto quantico assai rilevante perché, all’inizio del Quaternario Superiore (4°, 5°, 6° e 7°), lascandosi dietro il terziario fatto di minerale, vegetale, animale, l’uomo terrestre diventava più astrale, nel sentiero di ritorno alla Fonte Creativa.

Eugenio, come X+Y insieme, come “Amico dell’Uomo”, lui, soltanto lui e nessun’altro, si è calato nell’umano, come un grande attore, tanto da non essere capito dai più, ed è naturale, ma proponeva il “Risveglio” verso chi doveva togliersi i vestiti della materia ed indossare quelli dell’anima spirituale, per iniziare la propria missione, più o meno cosciente e visibile all’occhio dell’umano cammino. Quando questo “tocco” non è “sentito” nell’anima spirituale, non si fa parte di quel sentiero, ma di altri ugualmente importanti, perché ognuno deve percorrere il proprio, risvegliati da diverse fonti, nel massimo rispetto reciproco del Grande Amore Fraterno, di fronte all’unico Punto di arrivo, di Eternità. Infatti, sono molti i collaboratori del Piano divino e ognuno ha fatto la sua parte straordinaria. Certamente, ci sono stati alcuni che hanno avuto l’ascesi interiore di percepire e portare a noi certe rivelazioni di pensiero, di scoperte, di conoscenze, compresi alcuni programmati dai Geni Solari, che hanno compiuto miracoli e sparso insegnamenti elevati. Eugenio ci ha portato le rivelazioni sulle Gerarchie delle Sfere Astrali e Spirituali, il ricordo perduto delle Leggi Universali, la coscienza attuale, in cui l’umana scienza si è aperta alla visione universale.

Ci ha ammonito che le varie razze avrebbero dovuto fondersi e formare l’uomo terrestre, e ne abbiamo esempio di quali infinite manifestazioni sublimi di poeti, filosofi, artisti, di ogni tipo di scoperte scientifiche in tutto il mondo, diversi tra di loro ma geniali, espressioni pluridimensionali della realtà potenziale umana. Ecco cosa doveva diventare l’uomo terrestre in una completa fusione perché qualora ognuno realizzasse tutto con l’esperienza, diventerebbe il vero uomo completo e legato alla evoluzione materiale, psichica, animica e spirituale, superando ogni egoismo, protagonismo. Bisogna vincere sui sé stessi, non sugli altri, fino alla conclusione, al riassunto della storia di ognuno di noi, l’esame finale. 

Ognuno ha fatto quello che ha fatto, qualcuno potrà ancora fare, molti hanno deciso di non volerlo fare. Capire anche che la ricerca della Verità non finisce mai, pur arroccati alle verità individuali, perché scopriremo alla fine che la Verità è UNA e abbiamo perso tempo.

Ci ha proposto Eugenio di considerare i vari scalini per accedere alla Coscienza Individuale, poi alla Planetaria, Solare, Universale, Cosmica, a suo tempo. 

E per questo dobbiamo comprendere cosa è l’energia vitale, cosa è la psiche, l’anima, lo spirito. Se definiamo cosa è l’anima, lo spirito, possiamo capire quel è il punto di congiunzione e quali sono i fondamenti dell’Opera che il Padre ha svolto attraverso alcuni suoi collaboratori. Ognuno ha appreso, l’uno dall’altro, ognuno ha imparato, è cresciuto, ha raggiunto una migliore coscienza, ma nessuno è sapiente del tutto. 

Purtroppo, si vorrebbe essere protagonisti senza voler crescere di più, si vorrebbe essere amati senza saper amare. Cosa è dunque l’Amore Fraterno?

L’Amore vivificante.  Ginevra, 23/2/1977

“L’amore che rinnova e riempie il vuoto di ciò che non si è mai avuto e sempre desiderato di avere. L’Amore che si dona con la speranza di raccogliere un roseto per la propria anima, un raggio di Consolazione per il proprio cuore.

Per questo ti doni, per vivificare quanto il tuo Spirito anela, desidera che nasca e cresca intorno alla solitudine della tua Vita. L’Amore Fraterno, filiale, si fondono in un solo radioso Bene che adorna l’alito, il respiro del tuo Spirito teso ed animato a dare Felicità e a riceverla con la medesima Forza con cui la dona.

È questo Amore che trascende e colma il vuoto di Felicità e di Gioia. È questo Amore che nutre e conforta i viandanti solitari che donano senza nulla chiedere, ma che nei loro Spiriti posseggono tutto l’Amore del Creato”. Eugenio Siragusa.

 Ma i nostri Fratelli superiori ci hanno anche detto:

“Se tanti disastrosi avvenimenti travolgono la Pace della vostra vita, affogando miseramente nel dolore e nella morte le opere edificate con la buona Volontà e con un amoroso affetto, è perché siete stolti, vuoti di spirituale comprensione e di amore fraterno, lontani, tanto lontani dalla soave Luce Celeste, siete stati ingordi e ribelli come sempre al dolce richiamo di Colui che non ha mai cessato di amarvi, spronandovi in tutti i sensi e in tutti i modi a comprendere che le Sante Virtù delle sue Leggi sono le uniche Fonti di Superiore Benessere nella Giustizia, nella Pace, nell’Amore e nella Verità.

Noi siamo sulla Terra per Volere e per Opera di Giustizia Divina. Noi siamo sulla Terra per spronarvi affinché questo miracolo si riveli nelle vostre anime e possa divenire operante, positivamente costruttivo di Giustizia, di Pace e di Amore Fraterno Universale. È bene che sappiate che non è solo l’Amore che ci guida in questa grande Opera esortatrice, ma che oltre l’Amore e prima dell’Amore ci guida e ci sorregge la Luce della Divina Giustizia, la Volontà del Padre Creativo Eterno.

Noi facciamo solo quello che Egli ci comanda di fare e mai, mai, quello che voi vorreste che facessimo. La Legge che noi veneriamo, ed incondizionatamente osserviamo, è Legge Immutabile ed Eterna perché emanata da Colui che governa tutte le cose che scaturiscono dalla sua Luce Creativa e che da essa ricevono forma, vita e cosciente operosità nel Grande ed Eterno Edificio Creativo”.

Un edificio creativo dove tutto è in divenire e ognuno sceglie il proprio sentiero.

Però viviamo in un contesto dove alla più alta Realizzazione Universale, l’Amore Fraterno, si antepone irreversibilmente il “Sistema” voluto da un dominio terrestre perseverante.

Non abbiamo ancora realizzato “Tutti i popoli in UNO STATO”

Nonostante si siano susseguiti geni onesti e coscienti fra le popolazioni, che avrebbero potuto salvare le sorti dell’umanità con amore fraterno, purtroppo i benestanti vogliono eliminare i poveri e condizionare gli scienziati sotto il potere politico economico per far fare quello che interessa a loro in armamenti, educatori a livello scolastico e sociale che nascondono nell’ignoranza e ubbidienza.

Se si eliminassero: denaro, proprietà, armi, eserciti, sessualità deviata, governi politici, giudici, prigioni, e si accettasse l’educazione al vivere l’uno per l’altro, ubbidienti all’Unico Giudice, ecco che saremmo già in quarta dimensione. 

Ma questo fa ridere, con la smorfia di chi crede ancora di potere continuare a dominare il prossimo che è il Tutto, gli esseri viventi, la Natura, il Pianeta.

Hanno parlato sempre chiaro i nostri Fratelli Superiori: o vi educate o soccombete secondo la prima Legge Universale di Causa-effetto. Ognuno avrà quel che si merita.

                                                                                                 Orazio Valenti