Sull’Opera di Eugenio Siragusa
Domande e risposte.
di Orazio Valenti
D: Siamo confusi dai diversi usi che ognuno fa dell’Opera di Eugenio.
R: È mai possibile che, proprio ora che i fatti
testimoniano quanto detto da sessent’ant’anni dai Signori dello Spazio,
attraverso Eugenio Siragusa, invece di ringraziarli per il Loro
sconfinato amore per l’umanità, fare un esame di coscienza e non
commettere gli stessi errori, si danno da fare per sacrificare l’opera
del messaggero ai totem del proprio egoismo?
Molti desiderano spiegazioni che sento doveroso fare per amore della
verità, quella verità che ha sempre accompagnato Eugenio e la sua opera
limpida, onesta, sincera e, appunto, per questo facilmente criticabile.
Ma ancor più è suscettibile di interpretazioni, manomissioni, ad uso e
consumo di chiunque.
La sua Opera in Essere, il suo Valore Unico, anche se trova risvolti
“simili” in altri “contattati”, non può e non deve essere confuso, male
interpretato. Anche se non è facile, aiutiamoci a capire la “chiamata”
della realizzazione universale in questo momento storico di “fine studi”
ed esami per il passaggio dimensionale.
Avevo scritto su quali scopi ha avuto l’incisivo intervento di questo
Inviato Celeste, lungo la storia, e quale serie di fatti conclusivi sono
la risposta dell’umanità.
L’opera di Eugenio è la “Sua” opera, non quella di chi crede di averla
capita, di continuare o criticare. Eugenio non ha mai cercato nessuno,
ma tutti quelli che si sono accostati a lui, loro lo hanno cercato. Se
quasi tutti hanno rimasticato ed ancora rimasticano ciò che ci ha detto,
è per una diversità di sintonia con le Rivelazioni offertici dal Padre
attraverso di lui.
I sentieri della scuola dello spirito sono tanti, ed ognuno deve
percorre quello con cui è in sintonia per la propria linea evolutiva.
Ha lasciato precise disposizioni a chi lo ha seguito da vicino fino
all’ultimo, ha allontanato chi si era discosto dai principi del
programma con cui ha operato con limpida intelligenza fino all’ultimo
giorno, nella massima libertà. Ha continuato a spiegare sulla selezione
dell’umanità ed il “Ritorno di Gesù” che, asceso – come scritto –
ritornerà con potenza e gloria, allo stesso modo in cui se ne è andato,
cioè col proprio corpo immortale.
Ci ha ricordato dell’Amore, parola di cui tanto si fa uso e che non ha nulla a che fare con le nostre anime deboli ed incapaci.
L’Amore è Creazione, insieme alla Rivelazione e alla Misericordia del
Padre; viene dal Padre ed a Lui torna se operiamo e comprendiamo secondo
il Suo principio di Giustizia.
Giustizia vuol dire ubbidienza alle direttive delle Leggi Universali,
senza tergiversare, senza debolezze, senza ingannarci ed ingannare con
postille o altre leggi, finché si trascende da ogni illusione,
riguardando verso la nostra vita umana con gli occhi della coscienza
rinnovata oltre ogni prova di sofferenza.
Solo allora potremmo incamminarci sul sentiero Giusto dell’Amore. Solo
allora potremmo riportare all’esterno di noi il riflesso del Risveglio,
nettamente superiore ad ogni sentimento umano.
Questa perfezione cristallina si attua nel Cosmo, in ogni Pianeta, in
ogni uomo, perché ha in sé la fiammella individuale dello spirito figlio
del Padre.
Alcuni pensano che Eugenio negli ultimi anni della sua vita, a causa
della naturale debilitazione fisica, abbia degenerato nell’attenzione,
nella sintonia, quindi abbia perso la sua personalità spirituale,
facendosi influenzare da chi avesse intorno: nulla di più errato.
Dal 2002-2004, Eugenio si è richiuso sempre più in una forma di
isolamento per operare – come avevo spiegato nelle mie pubblicazioni –
sui piani astrali. Si è messo a guardare… non fuori dalla finestra del
salotto in Nicolosi, seduto sulla sedia a rotelle, bensì a osservare
senza intervenire, quello che facevano coloro che avevano ricevuto molto
da lui. Ben cosciente dei disegni del Padre che lo ha sempre ispirato e
guidato. Aspettava il giorno e l’ora della sua dipartita, ricordando a
tutti “Vi ho portato sulla cima della montagna, siete liberi…”. Sempre
meno voleva ricevere visite, parlare al telefono, incontrare qualcuno,
dare consigli, né ha demandato altri a farlo per lui.
Molto difficilmente accettava un colloquio, una risposta a fattori che
vedeva degenerare, ed allora dava poche parole sintetiche e definizioni
che potevano sembrare dure, ma che richiudevano in sé tantissime
delusioni ed amarezza per quanto avrebbe desiderato che si realizzasse
dopo lunghi sacrifici.
Era sereno, manteneva il suo corpo e la sua mente puliti e limpidi,
pronto a reagire con un cenno ad ogni problema, pronto ad estraniarsi e
restare nel suo connubio etereo.
D: Come usare il materiale, i messaggi, gli insegnamenti datici da Eugenio?
R: Molti e sempre più hanno “integrato” nella loro operosità, quanto è stato elargito da Eugenio.
Ma era “Così come avete ricevuto, dovete dare a vostra volta…” È stato così?
Eugenio ha sempre invitato a fare quello che si può. Non forzare per
protagonismo, per fanatismo, tanto meno con caratteristiche economiche!
E questo termine riguarda ogni fattività o fantasia di mercificazione.
I “Mandanti Celesti” degli interventi sull’umanità e degli insegnamenti
datici da Eugenio, sanno soltanto Loro a chi e perché hanno dato; non
possiamo né comprendere tanto meno giudicare la Loro metodologia,
possiamo solo ubbidire. Solo Loro ci hanno detto perché e come deve
essere dato e divulgato, nella piena ubbidienza delle direttive
consigliate.
Quindi, il reiterato concetto “La Verità non si vende e non si compra”,
riguarda quanto ci è stato concesso dalla vita, l’opera, i messaggi ed
ogni consiglio datoci attraverso Eugenio. Ogni tergiversazione è fuori
luogo, ogni disubbidienza a questo suo testamento passerà per il
giudizio di Chi sa tutto e molto di più su ognuno di noi. Il resto
possiamo capirlo da soli.
Quella frase “Non sappia la tua destra quel che fa la sinistra” e la
frase “Ad offerta volontaria”, erano valevoli per quel periodo (1972-75)
in cui alcuni riceventi del modestissimo ciclostilato “Dal Cielo alla
Terra”, spedivano francobolli e piccoli aiuti economici per il materiale
di consumo di carta ed inchiostro.
Ricordo bene che Eugenio faceva le spese col proprio stipendio e so
bene che avremmo prodotto comunque quello stampato divulgativo e lo
avremmo spedito a tutti i richiedenti senza neanche l’idea di aspettarci
mai nessun compenso.
Poi questo finì e, quando nel 1980 l’Editrice “Nedi” si offrì di
stampare il primo libro che scrissi insieme a M. A. De Muro, lo stampò,
ma il suo aspetto commerciale fallì. Mai più si accondiscese a questo
madornale errore. A buon intenditor… poche parole.
Dunque, chiunque è libero di svolgere la sua attività più o meno
dimostrativa o morale sull’argomento “Extraterrestri”, ma: quando si
coinvolge in qualunque modo tutto ciò che proviene da Eugenio, si guardi
bene dall’usarlo non conformemente da come lui, e Chi per lui, ce lo ha
dato!
Come?
Senza protagonismo, sofisticazione, quanto detto e scritto da Eugenio
Siragusa: se io intendo divulgare, stampare, indire conferenze e ne ho i
miei mezzi per farlo, lo posso fare, lo faccio in modo assolutamente
gratuito. Se non ne ho i mezzi, non lo faccio, perché non posso
prevaricare con la mia presunta metodologia la Volontà Superiore.
È semplice.
Come scritto nel messaggio “contattisti o affaristi” del 19 Marzo 1985.
D: Non pensa che sarebbe più opportuno poter divulgare i suoi
libri attraverso un editore, in modo che possano conoscerli più persone?
R: La divulgazione gratuita attraverso Internet deriva da scelte ben precise:
- È la scelta di donare gratuitamente la ricerca di conoscenza. Dunque, chi cerca trova… e viene informato ovunque, in un modo o nell’altro. Seguirà il suo sentiero.
- Autorevoli traduttori ed editori internazionali mi avevano proposto di tradurre e divulgare editorialmente tutti i miei libri all’estero, ma ho fatto loro presente la caratteristica particolare della mia divulgazione gratuita in Internet e mai avrei incassato un solo euro. Hanno rispettato, non se ne è fatto nulla.
D: La mescolanza delle divulgazioni può creare confusione?
R: Sempre più siti internet pubblicano brani di
Eugenio e scritti dei miei libri. Li mescolano a quanto detto da
“Maestri” di varia natura, aggiungendo intenti di accoglimento o di
critica.
È naturale che quanto detto da Eugenio sia in pubblicazioni di dominio
generale, è anche naturale che, rispettando la “copiatura” senza
manipolazioni, ogni lettore sia messo alla prova nel proprio
discernimento.
La purezza di quanto detto da Eugenio si è sempre prestata a mille usi e
tornaconti, mentre la giusta comprensione lascia il tempo che trova
nelle menti e nei cuori ormai troppo sofisticati, dal momento storico in
cui è sempre più difficile sopravvivere con l’anima meno inquinata
possibile.
Ribadisco ancora che quanto ci è stato consigliato dai nostri Fratelli
Supeirori, gli Unici Maestri, era di rimettere ogni cosa al suo posto,
nella estrema semplicità elementare.
D: Cosa ne pensi dei vari personaggi e dei siti che, dopo che
Eugenio Siragusa ci ha lasciati, hanno pensato di appropriarsi del suo
lavoro di divulgazione e lo hanno usato accanto al proprio pensiero,
eventualmente con messaggi di certo spiritualismo dissonante?
R: Cominciamo innanzitutto a specificare che mentre
Eugenio Siragusa era tra di noi aveva dato il permesso esclusivo (nel
1996) al sito nonsoloufo.it di divulgare il corpus della sua opera, in
collegamento con me. Poi, è nato il sito eugeniosiragusa.it che, con la
mia possibile collaborazione e verifica, si attiene scrupolosamente alla
purezza dell’opera e delle volontà testamentarie di Eugenio. Il sito è
una cosa mentre i suoi forum liberi sono altra cosa.
Posso aggiungere che da sempre Eugenio ci metteva in guardia da
ideologie ed operosità fanatiche, protagonistiche, spiritistiche.
Non si è voluto comprendere che Eugenio non ha mai parlato né
“iniziato” nessuna religione, nessuna filosofia, nessuna contestazione a
politica od economia mondiale. Piuttosto ci ha riportato il modo di
vivere dei nostri fratelli sui Pianeti più evoluti, i loro reiterati
consigli, ammonimenti, ed il loro rispetto per il nostro Libero
Arbitrio.
Eugenio ha detto tutto e non vi è nulla da aggiungere. È arrivato a dire, come riportato nel mio ultimo libro “La Legge del Padre”
che “La Sentenza per l’umanità terrestre è stata pronunciata”, e questo
da parte degli Elementi che supportano la Vita del Pianeta,
dell’Universo, dato che abbiamo resa impossibile la vita biofisica sul
nostro Pianeta.
A noi non restava e non resta che constatare, riportare integralmente
quanto detto, meditare, discernere, prepararci agli eventi sempre più
evidenti.
Per lo meno, ognuno faccia quel che crede con i propri studi e messaggi
se vuole, ma discosti dall’opera di Eugenio, perchè non c’entrano
assolutamente.
Questo è il consiglio che sento di dare a chi innalza vessilli come se
avesse il consenso di Eugenio. Non è così. Quante volte Eugenio aveva
sperato nella Concordia, Intelligenza, lavoro di gruppo in serena
Collaborazione? Ma ognuno pensa di prevalere, ed allora, come al
Colosseo, faccia le proprie maturazioni e scelte personali, senza
riferirsi ad Eugenio. Ancora peggiore è l’iniziativa di coloro che
avevano nel passato ricevuto da Eugenio certi tipi di attribuzione o
incarico operativo, poi sono usciti fuori binario venedo allontanati da
Eugenio, ed oggi pensano di portare avanti quell’incarico divenendo
disubbidienti ed anacronistici.
Concludo dando certamente il consiglio a chi si avvicina ai vari siti,
di non confondere quanto dettoci da Eugenio e nel contesto in cui ce lo
ha detto, con quanto detto da chiunque altro.
D: Quale è la Verità?
Solo la VERITA’ è LEGGE e può dare gli ordini, nessun
altro! Non esistono più verità ma Una Sola, quella della nostra Galassia
che governa la Emanazione Solare, che si riflette sulle Leggi natutrali
dei Suoi Pianeti compresa la Terra. L’uomo è solo un enzima in funzione
di questa Evoluzione di Intelligenza Spirituale. L’enzima ribelle
sceglie da sè di essere riseminato in Pianeti in formazione per
ricominciare daccapo”.
La Galassia ed il Sole “Sono”, perché fanno parte di Colui che E’, così
come l’Uomo Evoluto Spiritualmente è Colui che E’, in sintonia con la
Verità e la Legge Universale.
Orazio Valenti