Pace

Facciamo la PACE? Nel rispetto di quale comun denominatore di Giustizia?

Soleva Eugenio ripetere la frase di una antica canzone:

“Illusione, dolce chimera sei tu”

Tanti, tanti giovani del Pianeta sognano e vogliono la PACE.

Per i governanti sono e restano solo parole. Perché?

Ricordo una delle frasi cardine di Eugenio: “La Pace non vi potrà mai essere senza la Giustizia”, Giustizia intesa perentoriamente come Ubbidienza delle Leggi Universali, al di sopra di ogni legge umana.

Le LEGGI ASSOLUTE dicono tra l’altro:

Il necessario a tutti ed il superfluo a nessuno.

Fino a che ognuno, nessuno escluso, non avrà il suo pane e il suo pesce, non vi potrà essere Giustizia.

Fino a che ognuno, nessuno escluso, non amerà il prossimo come suo fratello, non vi potrà essere Giustizia.

Fino a quando regnerà il dominio del denaro, della proprietà, delle armi (che non potranno mai fare la pace!), della competizione, del tornaconto politico economico, dei confini fra nazioni e popolazioni di ogni tipo, non vi sarà Giustizia.

E senza questa Giustizia non si potrà mai edificare la PACE.

I fatti dimostrano che ogni tentativo pratico, viene a cadere nella emarginazione o nella disperazione.

Mentre in qualche posto del Pianeta qualcuno vorrebbe armarsi di forti intenzioni per parlare di PACE, molte altre persone, sullo stesso Pianeta, si armano per assassinare o commettere efferati genocidi.

Anche se la speranza è l’ultima a morire, nessuna rivoluzione per la pace potrà mai fermare le armi pronte ad uccidere questo sacro Pianeta e i suoi ormai inutili abitanti.

Nicolosi, 18/3/1982

“Penso che:

L’Amore verso la Natura è una Grande bugia, un inganno quotidiano dell’uomo avido solo di distruggerla, di porla in agonia. L’uomo va contro il Suo immenso, sconfinato Amore ignorando di far parte di essa e di vivere perché ogni cosa che lo circonda è Vita, linfa esistenziale”.

Eugenio Siragusa.

Certamente il Sole, creatore di ogni sorgente di vita, vede e sa quale libero arbitrio sceglie ognuno di noi e lascerà che ognuno vada incontro alla propria evoluzione o cancellazione. Sarà Lui ad intervenire, con la Sua Logica, nel Suo momento.

Intanto i giorni ed i fatti scorrono e ognuno continuerà a dimostrare le proprie intenzioni fino all’ultimo respiro che questo Pianeta concede prima di chiudere definitivamente gli equilibri possibili della vita.

Quale discernimento?

L’unica speranza, l’unica salvezza resta il riuscire a perseguire la purezza dell’anima con cui si oltrepassa, da vecchi o da giovani, il confine della vita trascorsa. Questa è l’arma invincibile con cui il nostro spirito, la nostra intelligenza, ci può portare fuori da questa prigione.

Orazio Valenti

Nicolosi, 15/3/1982

“La Giustizia dei Potenti e la Giustizia dei Deboli.

La prima coercisce, domina! La seconda subisce e si ribella!

La giustizia esercitata dai dominatori di questo tempo oltre ad umiliare e ferire la giustizia del Pacifico, del Mansueto e del Puro di cuore, sprona, con sottili inganni, e con manipolate fatture psicologiche, la forza di coloro che oltre a possedere le ricchezze rendono schiavi gli altri da cui traggono i loro profitti.

È questa la Giustizia dei Potenti!

È questa la forza del loro diritto che si identifica in ogni abuso, in ogni illecito guadagno tratto con demagogica attitudine. Spesso, la Giustizia che dovrebbe tutelare il Diritto del debole sul forte, del povero sul ricco, dell’umile sul prepotente, si ammanta di partigianeria, rivelando L’Ingiustizia e quindi l’esaltazione della giustizia dei deboli: “Ribellione, violenza, sfiducia. Ed ecco il caos”.

Eugenio Siragusa.