Il sogno della Comunità fraterna

“Tutti gli uomini sono uguali agli occhi di Dio”

Ma questa affermazione è costata la croce 2000 anni fa, ed è utopia dirlo oggi.

Valverde, 1/7/1973

Come si deve concepire una Comunità dei Figli Coscienti in Dio, secondo ADONIESIS.

“Nessuno è superiore e nessuno è inferiore.

Il più piccolo sia il più grande e il più grande sia il più piccolo.

L’Armonia delle anime deve sempre sprigionare la generosità dell’uno verso l’altro, affinché tutti siano come le api laboriose.

Il Bene istintivo sia sempre curato ed ogni cosa sia sempre al suo giusto posto secondo la regola della Legge Universale: “Copri il tuo posto con altruistico Amore”.

Pensare meno a se stessi e più agli altri.

L’ordine scaturisce dall’Armonia ed ambedue sono risultati di Evoluzione Spirituale. L’osservazione dell’ordine di quanto deriva da questo equilibrio è necessaria, se si vuole raggiungere la perfetta Armonia Psico-Fisica della comunità.

Dove regna il caos, la mollezza, l’indifferenza e l’incapacità, regna pure l’intolleranza ed anche l’insoddisfazione. Deve esistere un Mutuo e Reciproco Valore di Fraterna Collaborazione, spontaneo, scevro da ogni formalismo di casta, di razza e di religione. La Comunità dei “Figli Coscienti in Dio” è vivificata da tutto ciò che produce il “Bene per il Bene”.

Adoniesis.

E, naturalmente, ognuno al suo posto, anche sul campo operativo, perché ci sono diversi tipi di operosità a seconda del maestro che sentiamo di seguire.

Ognuno svolga il suo compito, sia per gli esseri consolatori che tentatori.

Il fatto è che l’amore fraterno non ha nulla a che vedere con invidia, protagonismo, presunzioni. Nella legge duale di questa dimensione si può evolvere solo così per imparare a donare pace e convivenza sociale. Vivere in Pietà vuol dire fare semplicemente il proprio dovere, nel rispetto del prossimo amandolo come sé stesso.

Tutti si arriva alla laurea prima o poi, il tempo non esiste nella scala libera dell’ascesa. Non siamo né saremo mai noi a giudicare.

E come fare a non distrarsi?

Nicolosi, 4/8/1978

“Non impegnate le vostre energie su quanto non è, specificatamente, il vostro compito.

Ad ogni missionario il suo lavoro. Sapete benissimo quale è il vostro e dovete svolgerlo secondo il Programma che vi riguarda. Il battitore faccia il battitore e il potatore faccia il potatore. Sprecare energie per ciò che non è di vostra competenza non è utile né a voi né all’Opera. Noi indirizziamo sul vostro Sentiero coloro che non debbono essere rifocillati di pane materiale o di allegrezze sensoriali, bensì di pane spirituale e di sapienza ed allegrezza astrale. Desideriamo altresì ricordarvi che il vostro compito è, principalmente, quello di sensibilizzare sul piano animico quelle persone già predisposte dai nostri sondaggi e indirizzate in un preciso sito programmatico capace di sviluppare e praticare il senso dell’altruistica Fratellanza e dei Valori che la nutrono e la sostengono. Molti credono in una egoistica comunione, in una fratellanza superficiale, comoda e risolvente le perniciose condizioni della sola esistenza materiale. Essi si sbagliano ed anche voi, se sarete zelanti in questo senso. Il vostro compito, ripetiamo, sapete qual è e su questo piano dovete impegnare le vostre energie”.

Pace. Adoniesis.

Tutto con una buona dose di comprensione e ubbidienza.

Nicolosi 07 febbraio 1976

L’Ubbidienza

Non rifiutate le prove a cui vi sottoponiamo, il nostro programma è quello di abituarvi a recepire attraverso una sintonia istintiva, affinché possiate, in qualsiasi momento, captare il volere delle nostre intenzioni per guidarvi positivamente.

Ubbidite!

La nostra metodologia potrà sembrarvi assurda e inaccettabile, ma per espletare e sviluppare i nostri poteri e trasmetterli a voi, è necessaria: diremmo meglio, indispensabile.

Ripeto: non pronosticate, ma sensibilizzatevi e rendetevi sempre pronti, attenti e disponibili. Dovete solo predisporvi e ubbidire.

Pace. Adoniesis.

Per ubbidienza non si intende umana, ma disponibilità alla comprensione animica del consiglio ricevuto. Infatti la ubbidienza è rivolta al nostro stesso spirito o intelligenza che, se non realizza la sintonia con l’Intelligenza superiore, è fuori.

È così che per molti vince: il protagonismo sfruttando una farina che non è del loro sacco, la tuttologia vantando una cultura o intelligenza che non hanno, l’uso indiscriminato degli scritti e filmati su Eugenio senza comprenderne il momento e la profondità, facendo prevalere le proprie idee o basandosi su filosofie o scienze umane.

È dunque rimasto un sogno che questa umanità terrestre si risvegli e metta in pratica l’amore fraterno, sono parole troppo grandi per il nostro cuore inaridito ed egoista e per le nostre mani attaccate al denaro ed ai piaceri del corpo.

Grazie, Eugenio, grazie ai Grandi Fratelli che hanno cercato in tutti i modi di indicarci il sentiero. È troppo stretto, e preferiamo restare con i piedi “per terra”.

Ginevra, 5/3/1977

“La vostra ostinatezza è un suicidio.

In mille modi vi abbiamo detto che, così operando, andreste irrimediabilmente verso una catastrofe totale. Vi abbiamo anche, più volte detto di rimettere ogni cosa al suo giusto posto in modo da evitare stimoli distonici nel processo evolutivo del vostro Pianeta e, per conseguenza, nella vostra Esistenza. In mille modi avete voluto ignorare i nostri Fraterni Ammonimenti e i nostri Validi Consigli. Siete ostinati e perseveranti in un cinico orgoglio che altro non può procurarvi se non seri e dolorosi guai. Vi avevamo consigliato di meditare e di determinare una scelta cosciente, responsabile e saggia. Invece ci avete dimostrato di non essere disposti alla scelta del Bene preferendo il male. Noi non abbiamo più nulla da dirvi. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare per Suprema Volontà. Voi non avete fatto quanto dovevate fare, rifiutando ancora una volta l’Offerta di un grande, Sconfinato Amore. Coloro che hanno recepito la Luce di questo Amore, lo ripetiamo ancora, nulla debbono temere. I nuovi Cieli e la Nuova Terra li erediteranno e saranno pienamente illuminati. A costoro sarà dato il Privilegio di costruire i Nuovi Pilastri su cui poggerà Solenne l’Atteso Regno di Dio. Di questi Spiriti Viventi e Coscienti ci preoccuperemo, affinché si susciti in loro l’Assoluta certezza di essere in attesa della chiamata per servire ed amare, per essere serviti ed amati secondo la Suprema Volontà dell’Altissimo Reggitore del Creato”.

Pace, Adoniesis.

La consolazione è solo per gli umili, gli ubbidienti, i mansueti agli Insegnamenti Celesti.

                                                                                             Orazio Valenti