Grazie Eugenio

Grazie Eugenio-Giovanni-Ermete, sempre.

Non posso trattenere il mio animo dal considerare che i cosiddetti “riportatori” e “ masticatori” dei suoi “Messaggi”, si sono dimenticati che Eugenio è l’ultimo completamento di un’opera cosmica programmata oltre trentamila anni fa come Inviato dal Primo Sole Padre del nostro attuale Sistema Solare, governato in seguito dal Nuovo Padre Adonai attraverso il Reggente Cristo.

Non avete letto “L’Aquila d’Oro”? O cosa avete capito?

All’Amore del Cristo si antepone la Giustizia di Adonai ed ancor più profondamente il richiamo alla Giustizia delle Leggi Universali rivolto da Bahrat-Ermete, dodicimila anni fa, e che ha ispirato l’uomo terrestre in Atlantide e successivamente gli Iniziati Egiziani, e uomini di altre popolazioni.

Badate bene alle libere definizioni e ai personali e facili giudizi che date ad Eugenio che, per quanto abbia operato in vesti umane, subendo tutte le interpretazioni che proprio le animosità umane hanno volutamente attribuirgli, è e rimane parte dell’Alfa e dell’Omega. Lui, Giovanni, ha scritto l’Apocalisse come monito ultimo all’umanità; lui ha elargito generosamente le rivelazioni contenute nei rotoli sottratti e nascosti all’umanità impreparata a suo tempo, umanità che ancora oggi diabolicamente persevera nella disubbidienza e nell’ arrogante ribellione, rinnovando ulteriormente la rivolta dei malloniani. Questo severo monito era stato dato, fin che si era in tempo, a questo umanoide che aveva messo in croce l’Amore del Cristo. Ma l’Amore dei nuovi consigli e rivelazioni non sono stati e non potranno essere messi in croce.

L’apocalisse scaturisce da una precisa esigenza di cosmica Natura difficilmente recepibile da chi si ostina a rimanere legato agli istinti inferiori.

Non è possibile replicare alla Causa del Tutto”.

Il Grande Vegliardo, Colui che ha il potere di edificare e di distruggere, dopo di aver concesso all’uomo la via della Grande Speranza attraverso i sette fiumi della purificazione, diede l’iniziativa di porre fine al dilagare continuo dei tremendi vizi degenerativi”.

Ci è anche stato spiegato che uno strumento del Padre, l’Arcangelo Lucifero, ha già vinto la sua battaglia. Prova ne è la irreversibile incompatibilità dell’uomo attuale con la vita di questo Pianeta, ma ancor di più la incapacità delle anime a comprendere di dover scegliere ed accettare, sia pure nel libero arbitrio, l’esortazione del proprio spirito-intelligenza a cambiare radicalmente vita nei pensieri, sentimenti, comportamenti ed azioni .

Il libero arbitrio è relativo. L’uomo non è per caso, è un effetto non una causa. L’uomo è stato creato per un preciso scopo funzionale. Può perdere la propria essenza e soggiacere alle debolezze della dimensione corruttibile che diventano la sua prigione”.

Qualcuno ha pensato che nei miei scritti riporto troppo spesso e severamente gli ammonimenti senza tempo delle Intelligenze Superiori . Ma ognuno di noi farebbe meglio a prendersela con la propria coscienza che non comprende la Realtà del Dio vivente e dei Tutori della Giustizia, che difendono senza debolezze la Misericordia Divina.

Non critico chiunque voglia non sentirsi nell’errore o credersi nel giusto. Ognuno è libero e padrone delle proprie scelte; ho sempre detto che il sentiero proposto dai nostri Fratelli Superiori attraverso Eugenio, può essere percorso da quel conduttore di aratro che solca la propria anima per far germogliare i buoni frutti senza girarsi o voltarsi indietro. Senza scordarsi mai che gli insegnamenti ed il risveglio offertoci da questo “Messaggero” Celeste va rispettato sempre, ringraziando continuamente Coloro da cui provengono gli insegnamenti, e non arrogandosi il diritto di fare i maestri di verità, invero mai comprese.

Il virus terrestre, l’uomo, è più pericoloso del virus del colera, avevano detto scienziati extraterrestri ad uno scienziato sudamericano, ed allora perché dovrebbe vivere?

Visto che il Pianeta Terra è stato ormai definitivamente destabilizzato rendendo incompatibile la vita per gli esseri viventi, a quale misericordia di quale dio debole vorrebbero appigliarsi gli uomini? Certamente non sarà l’uomo ad eliminare il Pianeta, tanto meno la fantasiose ire di un certo dio, ma l’uomo stesso, che infatti si sta autodistruggendo con le proprie armi fisiche e psichiche.

Hanno qualcosa da ridire i “sedicenti” conoscitori che definiscono Eugenio un “contattista”?

Chiamiamolo ancora Eugenio, è più semplice, e non crediate che abbia bisogno di paladini o di difese umane, perché la sua opera, dalla sua dipartita, è sui piani astrali; è stato e sarà presente nei sogni ad occhi chiusi o aperti, di coloro che lo hanno “sentito” e “recepito” nell’essenza, consolando o rimproverando, fino all’ultimo istante di chi se lo meritava.

Si è cercato di nascondere, sottovalutare, scartare, interpretare diversamente, copiare scritti e volontà di Eugenio fin dagli anni novanta. Molti lo hanno voluto dimenticare perché scomodo alle proprie coscienze, altri perché hanno fatto prevalere il loro maniacale protagonismo, usando un copyright discutibilmente acquisito e mai concesso.

Questa mancanza di rispetto, di umiltà, di comprensione, di ubbidienza alle volontà celesti che ci hanno risvegliato e istruito, è il tradimento che ci ha emarginati dalle Intelligenze Celesti e dalla sua Opera.

E’ facile, con metodologie subdole e false argomentazioni filosofiche, passare da agenti di una Forza che ci ha istruiti ad agenti di altre forze opposte e contrastanti.

Io rispetto tutti, anche coloro che, nei fatti, non hanno rispettato Eugenio, perché da strumenti di consolazione sono passati a strumenti di prova. E le prove vengono da infinite direzioni.

Solo il nostro spirito può dimostrare a noi stessi chi siamo e se siamo capaci di comprendere, con discernimento.

Numerose schiere sono operative in Cielo ed in Terra ed è quasi ultimata la scelta delle tribù di appartenenza per cui Eugenio ci ha salutato con “Buona sorte a tutti”, nella consapevolezza che le debolezze sono sempre in agguato.

La grande speranza è riservata ai puri di cuore, non certo ai governanti del denaro e della politica ad esso asservita.

I governanti? Aveva detto molti anni fa Adonesis ad Eugenio:

Sul vostro Pianeta esiste un malcostume di vivere e governare la vita. Si trascurano totalmente i valori esistenziali che istruiscono una vita felice e prosperosa di bene per tutti.

L’incapacità di coloro che dovrebbero guidare i popoli verso la suprema conoscenza della vita e del suo reale significato, è satura di ignoranza e di egoismo. La passività dei popoli nel respingere con la non violenza, il delitto psichico, con cui gli esseri negativi impongono le loro intenzioni di dominio e di condizionamento, è ancora più grave, perché permette all’ignoranza e alla prepotenza di soddisfare i loro interessi a discapito di coloro che, in passività, sono deboli e vulnerabili.

La Giustizia” di Dio è quella Vera e capace di far proliferare “L’Amore” fra tutti i popoli della Terra. Gesù Cristo la predicò donando tutto se stesso. La avete accettata e messa in pratica?

No! E allora? Di chi la colpa?”

Catania, 14/5/1971 – sembra scritta oggi:

ADONIESIS agli abitanti del Pianeta Terra

La vostra perversa coscienza ha trasformato il più bel Pianeta del Sistema Solare, in una cloaca di sudiciume e di veleni. Avete edificato un imperdonabile delitto ! Avete trasformato il vostro abitacolo cosmico in una tomba destinata a chiudere per sempre ogni anelito di Vita. Non meritate nessuna commiserazione e nessun aiuto. La vostra opera delittuosa vi porterà senz’altro di fronte ad un Severo Giudizio ! Con cinico disprezzo avete posto in agonia un angolo di paradiso della grande prateria Celeste. Non crediate che tutto passi inosservato e che ogni vostro delitto contro la Creazione rimanga impunito. Un giorno sarete tutti chiamati a rendere conto a Colui che vi ha affidato i suoi macrocosmici Beni. Il giudizio sarà severo ! Già il processo ha avuto inizio e i guai peggiori sono stati annunciati da coloro che sono stati chiamati per dare fiato alle trombe della Giustizia Universale. Voi abitanti della Terra, siete padroni di non credere ma noi vi diciamo che le doglie saranno dolorosissime, e il terrore della morte purificatrice attanaglierà le anime degli empi sino allo spasimo della più grande disperazione. Siete rimasti sordi ai nostri reiterati richiami e ai nostri chiari ammonimenti. Siete rimasti insensibili alla voce dei vostri fratelli, che con ansia e con devozione all’amore, alla pace e alla giustizia Universale hanno gridato a piena voce come LOT gridò prima che avvenisse la distruzione di Sodoma e Gomorra. Siete rimasti sordi e cinicamente li avete derisi e scherniti e come pazzi perseguitati. Ma ricordatevi, uomini della Terra, è prossimo il Tempo in cui non avrete più acqua per dissetarvi, né aria per respirare, né cibo per sfamarvi. Perderete quanto avreste potuto riguadagnare per sopravvivere e perpetuare la vostra specie. A noi sarà dato il compito di tutelare e consolare coloro che si saranno ravveduti e che possiederanno il Regno di Dio in Terra”. (Adoniesis).

Orazio Valenti