Eugenio mi ha fatto vedere

Eugenio mi ha fatto vedere.

Su questo sito ufficiale, www.eugeniosiragusa.it, il 27 Agosto, non ho “ricordato” il decennale della dipartita di Eugenio, perché lui non è affatto “partito”, ma è dietro una “Tenda”, invisibile.

Proprio la notte del recente terremoto che ha scosso il centro Italia, alla stessa ora, mi ha chiamato in astrale e mi ha indicato fatti che confermano la grande tristezza.

Comunico fraternamente a chi è nel sentiero.

Prima  mi ha fatto vedere che le pecore tremanti si erano smarrite, erano andate in ogni dove pensando alle loro cose, poi ho visto un tribunale fra pareti diroccate in cui era

prontol’esame finale, quello che si suole chiamare giudizio, e chiedeva ad ognuno:

Cosa hai fatto? Hai trasmesso i miei insegnamenti, i messaggi? Hai preparato la tua anima?

Ho visto che il giudice era lui, l’Inviato del Padre.

Qualcuno rovistava tra le carte sparse sul tavolo, cercando una giustificazione.

E coloro che hanno subdolamente usato rubare i suoi concetti per esprimerli in vanagloria  e tornaconti personali, senza ripetere pubblicamente sempre più “grazie ad Eugenio” per le conoscenze ricevute con amore fraterno, si sono smarriti più degli altri.

Non potremo dire “Non sapevo”.

Quando continuo a vedere i bambini agonizzanti in ogni parte del Pianeta a causa di guerre o di fenomeni naturali voluti dall’uomo assassino; quando negli incontri con chi vorrebbe chiarirsi le idee e dopo mi dice che è difficile cambiare la propria coscienza di vita pratica perché viviamo in questo “sistema”; quando mi si allargano le braccia e mi si stringe il cuore … allora penso al Maestro Gesù: “Verrò come un ladro nella notte”.

“Per conoscenza delle Future generazioni”
Psicologicamente schiavi in Occidente.
Psicologicamente schiavi in Oriente, a sud e a nord del pianeta Terra.
Così sono dominati i popoli, cosi vengono strumentalizzati ed aizzati gli uni contro gli altri.
Con questa sottile, diabolica metodologia, gli esseri che abitano La Terra sono privi di pace, di giustizia e di fraterno amore. “Il fratello contro il fratello, il padre contro il figlio” in una lotta sanguinaria, violenta!
I tiranni del XX secolo banchettano, ridono e si stringono le mani, tra un sorriso e l’altro, tra un caviale e succulenti pasticci. Per costoro la fame non esiste e non esistono scandali, privazioni amoralistiche. Per costoro tutto è lecito, impunibile! Rubano, ordinano di uccidere chi non gli fa comodo, chi giustamente li accusa e tenta di far cadere dalle loro facce il velo di Maya che copre le loro nefandezze. I giusti, i buoni, soccombono! La storia ce lo insegna.
Però!… C’è qualcuno che sta provvedendo per cambiare le cose…” Vedremo!”
Eugenio Siragusa

L’umanità? Ha scelto diversamente. Ma lui ha piantato i semi dell’apertura al risveglio che resteranno nelle anime di coloro che seguiranno i più svariati destini alla fine di questa vita.

E’ vero che la vita continua, come sempre, ed ognuno secondo il proprio libero arbitrio.( ma il libero arbitrio è relativo). 

Non esiste vuoto né stasi. Non ho mai inteso essere pessimista né catastrofista nel teatro del Divenire di ogni cosa, di ogni essere. Ho invece desiderato condurre verso la introspezione, dietro le quinte di questo straordinario ed infinito teatro planetario, quale sia la realtà relativa e quelle assoluta.

Con tutti i miei errori umani ma con passione e sensibilità, è stato sempre mio intento rendere partecipi a quella migliore coscienza ispirata da Esseri Superiori a noi, per aprire gli occhi dell’anima e della Intelligenza Spirituale verso i più veri orizzonti dell’umano cammino.

Così come l’Essere Uno è presente in ogni atomo di ogni cosa, e lo è in Intelligenza, in energia, in animosità e fra i cristalli della materia, ugualmente ogni atomo del Cosmo riflette la sua onnipresenza, in modo che “Ciò che sta in basso sta in alto e viceversa”. 

Siamo a Sua immagine e somiglianza?

Per dedicarci a quale finalità della nostra esistenza?

Le Leggi del Cosmo, nella Sua infinita Armonia, Sono!

Così come esistono, Sono.

Ogni Legge della Galassia, va rispettata nel suo ambito dimensionale.

E così esistono le Leggi del nostro Sistema Solare. Leggi di vita possibile, di collaborazione evolutiva, quindi di amore fraterno, tra ogni atomo ed ogni organismo vivente. Non esistono Leggi imposte da un dittatore, sono Naturalissimi principi di Ecologia e di Economia Cosmica.

Se vogliamo sopravvivere, in equilibrio con l’Ambiente dimensionale in cui viviamo, o si vive rispettando le Leggi Cosmiche o si soccombe.

Ecco che è diabolico, ed è il peccato originale, solo pensare di sovvertirle e di voler fare le nostre leggi senza né capo né coda. Perseverare in questo, porta alla perdita di sintonia con la Natura Vivente, perdizione del senno, caduta libera, incosciente follìa.

La persistente ostinazione di non voler capire la Legge e a disubbidire, porta alla mancanza di umiltà, alla progressiva perdita delle intelligenza, quindi al disfacimento di questa temporanea esperienza di vita, all’annullamento del cumulo delle esperienze passate, venendo risucchiati in direzione di una diversa vita, per riproporci, in seguito, ulteriori esperienze tese all’apprendimento dell’umiltà.

La Legge dunque E’, perché il battito di ciglio di ogni minimo fluttuare della Galassia, E’, perché il Sole, il Pianeta, l’Ecologia Naturale E’, così com’è. Non può essere diversamente.

Dunque la nostra umiltà è il più alto attestato di intelligenza, al di là di ascolto, analisi, maturazione, deduzione, concepimento: essere anche noi in Colui che E’.

Ed in Colui che E’, io amo per amare, dono la mia vita per vivere insieme, tendo il mio cuore e le mie mani per aiutare, opero per te e tu per me, tutti per tutti, così come ogni particella dell’Universo Infinito.

Se non amo, non esisto, fino a quando, nello scorrere delle prove e riprove delle incarnazioni, imparerò ad amare, per cominciare ad apprendere la Scuola più alta, quella del divenire Angeli, Servitori del Dio Vivente, sempre più consapevoli della Scala evolutiva senza fine.

Quando avrò dato tutto me stesso, esausto, potrò rivolgermi al Maestro e chiedergli: “In cosa ho sbagliato, come posso migliorarmi e dare di più?”

Quello che ci è stato consigliato dai Fratelli Superiori attraverso Eugenio era troppo forte per le nostre orecchie, il nostro animo?

Io non posso far altro che ripetere che l’errore originale di questa umanità terrestre, è stato il pensare di poter fare di testa propria, non avendo concepito in sé che le Leggi erano e sono la Natura stessa: o ti Adegui al giusto vivere = ubbidienza, oppure soccombi = non sopravvivenza.

Quanto era stato detto da Eugenio, rimane!  Aveva tanto ribadito: “Rimettete ogni cosa al suo giusto posto”. Oggi non è più la stessa cosa, perché si dovevano da tempo riparare le Cause dei mali.

Più a nulla serve discutere sulle cure degli effetti.

                                                                                                                Orazio Valenti