Crisi libica

Alla luce di quanto sta accadendo in Libia, vi proponiamo questo messaggio di Eugenio.

Al Presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan.


Al Capo del Governo libico, Colonnello Muammar Gheddafi.
È stato detto, scritto e tramandato:
“Verrà il tempo che il servo assalirà alla gola il padrone”. Questo tempo è venuto?
Parliamone un po’!
Sarebbe un beneficio per tutti se il servo ed il padrone si mettessero d’accordo, una buona volta. Sarebbe un Sommo Bene se non ci fossero più né servi né padroni, ma uomini con pari diritti e doveri per la felicità di tutti, Iddio compreso.
Ma poiché ancora oggi persistono l’arroganza del padrone e la ribellione dei servi, è inevitabile lo scontro con prospettive sempre più tragiche e funeste.
Il figlio nato dalla serva ha ereditato molte più ricchezze di quante ne abbia ereditato il figlio nato dalla padrona. Mi riferisco ad Ismaele servo e ad Isacco padrone. L’oro nero ad Ismaele e l’oro giallo ad Isacco.
Ma poiché l’oro nero ha supremazia nell’economia mondiale, il servo che lo possiede non vuole più rimanere succube del padrone, in forza a quanto è stato detto, scritto e tramandato: “Non cl siano servi e non ci siano padroni. Siete tutti fratelli”.
Auguriamoci tutti che la profezia venga mutata dalla buona volontà dell’uno e dell’altro. Auguriamoci che questo miracolo avvenga e che la pace e la fratellanza trionfino nella luce di Colui che disse: “amatevi come io vi ho amati”.
Il Padre che è nei Cieli è il solo ed unico padrone di tutto: Voi siete tutti fratelli.
Un Amico dell’uomo, Eugenio Siragusa
Nicolosi, 10 Gennaio 1986