Cosa sta succedendo?

Ci era stato detto cinquant’anni fa dai nostri Fratelli della Confederazione attraverso il Loro Ambasciatore Eugenio Siragusa, divulgato a tutti i governanti del Pianeta.

Forse non ci siamo capiti?
No, chi ne aveva il dovere lo capiva e lo sa, eccome!
Chi ha nelle mani il potere terrestre, economico, politico (compresi fedeli o infedeli), militare, lo sa. Anzi, lo sapeva, perché ha inforcato un bel paio di poaraocchi e tira avanti, verso l’abisso.
Cosa sta succedendo?! Lo sapevamo da decine di anni. Ma, da millenni, chi sta a quel potere tira diritto, pensando al “Carpe populum”, costruendosi un tumulo tutto d’oro massiccio.
Intanto risuonano alle nostre orecchie e alla nostra vista “fatti quotidiani” di indicibile follìa:

  • Sono in fibrillazione per le loro “Borse”, ma non gli interessa delle borsette “vuote” di chi muore di fame.
  • Continuano a far decollare “navicelle spaziali” da miliardi di dollari, ma nulla gli interessa di intere popolazioni ridotte alla non sopravvivenza.
  • Dal loro tipo di “Torri dorate” emettono leggi che attanagliano con il prezzo del petrolio e delle tasse, chiamandole “servizio pubblico” (dov’è nel lavoro, nella assistenza sanitaria e scolastica per tutti?), brutalmente respingendo le rivolte pacifiche della gioventù terrestre che non ci sta più a vedere distrutta la propria speranza di vita.
  • Ossessionati dalla fame di energia da tragugiare, si sono tuffati nell’uso dell’uranio e non vogliono dirlo apertamente che è troppo, troppo tardi per togliere l’inquinamento globale, che sta rendendo tumorali gli esseri viventi, compresi loro.
  • Lo strapotere delle multinazionali degli armamenti, dei farmaci, dell’alimentazione, delle energie, come pure della moda, della beautè, del fitness, vuole ignorare la semplicità corretta del vivere.
  • L’educazione alla Cultura della conoscenza della Natura, della Vita, di se stessi, viene sempre più canalizzata a fini di sfruttamento robotizzante per le logiche di potere, lasciando il posto a certe droghe musicali, a certi giochi informatici devastanti per la neuro-psiche, a certi “giochi sportivi” alienanti, in modo che si diventi masse da far pascolare in branco o negli assembramenti urbani infestati di malattie sempre più incurabili.
  • La filiera tecnologica deve continuare a produrre sempre più, trascurando le continue tonnellate di composti inquinanti che si sciogono nell’aria, nelle acque, nei terreni, nei corpi di ogni essere vivente facendolo diventare sempre più cancerogeno.
  • Intendono, col massimo inconcepibile della incoscienza, robotizzare la natura a loro uso e consumo, ma già il fallimeto si è sovrapposto al loro sportello della carta di credito.
  • Tanto per fare un esempio sulla vita quotidiana: per la Realtà Universale, quale differenza vi è tra le migliaia di bambini che muoiono ogni giorno di fame, malattie, violenza, ed i “ricchi della Terra”? Quale differenza vi è tra un semplice lavoratore europeo che a stento riesce a racimolare qualche centinaio di euro per sopravvivere ben poco, ed un cosidetto “benestante” che guadagna centomila euro al mese? Cosa vi è? La Borsa? Il Legislatore ed il suo compare imprenditore che decidono come deve vivere o morire un loro fratello terrestre? “Fratello? ”- ti ribattono ironicamente – “mio fratello è il denaro, anche mi si sta bruciando tra le mani”.
  • Perchè hanno scritto i “Diritti dell’uomo”? Per quale filosofia politica?

Esiste una Terapia, una Speranza? Si, esisteva, ma questi “signori” la lapidano come Utopia, naturalmente per i loro “strani” interessi.
Si sarebbero dovuti azzerare tutti gli errori al momento opportuno:
– Coesione fraterna di tutti i popoli del Pianeta.

  • Lavorare con gioia gli uni per gli altri, senza casta o discriminazione.
  • Coltivare gli immensi spazi con l’agricoltura naturale, biologica, non ingegnerizzata, perché mai e poi mai si potrà falsare il codice naturale di ogni essere vivente.
  • Tenere pulito ogni angolo del Pianeta, così come Madre Natura ce lo ha fornito.
  • Prima di pensare alla produzione tecnologica, dare la massima importanza alle scorie ed evitare assolutamente quelle dannose per la vita.
  • Produrre energia severamente pulita, in primis quella solare, costruendo in tutto il Pianeta, tutte le fabbriche disponibili, pannelli fotovoltaici da mettere su tutte le superfici possibili, a costo insignificante, salvando la natura e la vita dall’ormai irreversibile inquinamento. Facciamo l’esempio del computer: rispetto ad un pannello fotovoltaico dovrebbe costare enormemente di più, invece ne costruscono all’infinito e costa relativamente poco. Solo che il computer o il telefonino sono oggetti di consumo, anche se perforano i neuroni del cervello, mentre il pannello solare disturba le multinazionali dell’energia che devono spremerci il denaro.
  • Con ogni sforzo costruire mezzi di trasporto ad energie naturali (erroneamemte chiamate alternative), raccogliendo ogni lavoro e fondi per questo e non per la inutile corsa contro le malattie inguaribili che aumentano invece di diminuire in quanto sono effetto vibrazionale cellulare ed organico dovuto alle cause dell’inquinamento biologico e psichico.
  • Ci si doveva Preoccupare dunque di non determinare le Cause deleterie, invece di correre poi a curarne inutilmente gli effetti.
  • Questo è il risultato plateale dell’errore principale di non avere ubbidito alle Leggi Naturali, di avere fatto le proprie ad uso e consumo assassino, e non avere nessuna intenzione di dire “Abbiamo sbagliato! Torniamo indietro!”

Ma, tornare a dare alla Natura quel che è della Natura, si diceva che è considerata Utopia… per noi, mentre non lo è per la Natura che ha gia iniziato a farlo da Sé.
Si, perché questi umani esigono solo le loro leggi, le loro tasse, i loro missili nucleari, con la loro invenzione: la “politica”.
Ma per quanto tempo ancora? Lasciamo la risposta alla Natura, che è la Madre, che è il Padre.
Credo ci sia poco da aggiungere, perché, da naturalista, conosco gli equilibri delle Leggi Naturali, senza alcuna politica. Poche decine di anni hanno reso invivibile il substrato di una cellula macrocosmica che, se ci fermassimo, avrebbe bisogno di migliaia di anni per tornare in ordine, ma quanti pochi anni quest’uomo potrà ancora sopravvivere?


Orazio Valenti