Censurare la conoscenza?

Dalle Leggi della Costituzione Italiana:

 Articolo 21

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Articolo 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”.

Ed allora cosa si dovrebbe rispondere alle sempre più inquietanti domande: Perché vengono censurati scienziati con la loro libera manifestazione di studio e pensiero?

Perché oggi ci sono scienziati che fanno politica e politici che fanno gli scienziati?

Se emeriti scienziati dimostrano che ci sono prodotti biochimici che intossicano il nostro organismo, perché altri loro colleghi dicono di no e alzano il limite di tolleranza?  Se una certa serie di farmaci e vaccini è dannosa, perché non se ne vieta la fabbricazione? Con quale autorità si governa la salute dei cittadini? Chi e come ha eletto queste autorità?

La Polis democratica doveva essere il governo con la possibilità di mandare a casa i governanti che non rispettano il bene comune. Cosa succede se i cittadini della polis non sono stati istruiti o lo sono stati male o vengono condizionati a non esserlo? 

Sono tutti dubbi ai quali non si può rispondere se non facciamo riferimento alle Leggi Universali, dove non c’è nessuna politica umana, ma le Regole invalicabili della Perfetta Armonia. Infatti ci sono stati dati i Comandamenti o Ordini della Legislazioni Naturale per la sopravvivenza dell’esistenza in questo contesto universale. Schivarla vuol dire soccombere.

Tra l’altro, qualcosa che disturba il tutto è l’appropriamento delle terminologie spirituali ad uso e consumo politico. Si arriva all’assurdo che si intende per “spirituale” una certa espressione di “morale propria” del potere politico-economico.

Ma questo vale anche per le istituzioni religiose umane, che ne fanno uso proprio, tanto si dice che: cambiando l’ordine degli addendi il prodotto non cambia.

Ripeto: l’essere spirituali vuol dire ubbidire assolutamente alle leggi dello Spirito, che sono state dettate all’uomo da Creatore del nostro spirito, e sono le Sue Leggi Universali, onnipresenti.

E come spieghiamo certe Canalizzazioni, cosa hanno di animico-spirituale?

È vero che certe ricerche militari di vari governi terrestri hanno lavorato sui fattori tecno-psichici vibrazionali del cervello umano, armi psicotroniche telepatiche, che influenzano l’umanità anche con i “canalizzati”.  

Ecco che spesso chi sente parlare “in sé” è ricevente di questi programmi, diventando

“Addotti” nel proprio computer cerebrale, con lavaggio e mutazione del cervello. Telepatie elettroniche che trasmettono voci nel cervello e possono far diventare “falsi contattati” se non deviati psichici.

Serie di nuvole cariche di radionuclidi vaganti, retinature fluttuanti nell’atmosfera di onde eletromagnetiche, falle nella Ionosfera con scarica di raggi ultravioletti e pioggia di raggi cosmici, emissioni di parabole radar terrestri, navali aeree, satellitari, emissioni di ripetitori TV o telefonici ecc … impregnano invisibili il nostro ambiente … e ci meravigliamo di veder cadere sciami di uccelli o pipistrelli, o delfini, balene spiaggiate, oppure di avere mali di testa o lo spuntare di malattie e microrganismi incurabili, tumori crescenti? Di chi la colpa?

Chi ha fatto esplodere migliaia di bombe atomiche? Chi è che costruisce armi o centrali atomiche? Chi ha aumentato sempre più i flussi di radiofrequenze nell’atmosfera, anche con i nuovi sistema chiamati MUOS o Haarp?

Noi non abbiamo un corpo di acciaio con i pezzi o il programma intercambiabile, NO! Noi abbiamo un corpo e un DNA meravigliosamente elaborati dalla Madre Natura da milioni di anni (di cui non conosciamo che il 3%), in perfetta armonia con il Suo Ambiente Naturale in cui ogni elemento è al suo posto, e così ogni cellula e ogni atomo, ogni struttura minerale, ogni organismo vegetale ed animale, ogni organo umano con la loro unicità vibratoria ed elettromagnetica! Se un campo magnetico investe un altro campo con frequenze o polarità diverse, lo disturba, ed il campo vibratorio del nostro corpo biofisico non può essere disturbato (vedi i cellulari), altrimenti si sfasano gli equilibri del sistema nervoso, del DNA, con malfunzioni vitali e crescita di tumori.

Ecco un altro fattore che favorisce l’aggressività anche di batterei e virus che diventano letali. La nostra complicatissima struttura biofisica non si può mai abituare a vivere con questi campi diversi. I nostri scienziati fisico-medici sanno questo, mentre sono assassini coloro che voglio il profitto militare o economico per avere trasmissioni aeree più veloci. Per non parlare dei componenti delle cosiddette Scie Chimiche aeree o dell’arma sempre più avanzata della emissione di onde geolocalizzanti che controllano e condizionano esseri umani o intere popolazioni!

Ma oltre queste “fantasie” evidenti, ce ne sono di più penetranti e disastrose che stanno ormai annichilendo l’intelligenza e l’anima umana.

Cosa vogliamo di più per prendere atto della cosiddetta apocalisse in fase terminale?

Cosa vogliamo aggiungere senza limiti alla potenzialità autodistruttiva di una serie di esseri che vivono in mezzo a noi e ci prendono in giro come vogliono, tanto, non saranno loro a prendere la pala per buttare i corpi in decomposizione, perché sono compresi anche i loro corpi.

C’è solo il fatto, il più importante, che la morte del corpo non è la morte dell’uomo, e l’anima degli assassini vagherà in tribolazioni quasi eterne di cui non hanno la più pallida idea.

Eugenio diceva “Se arrivaste a conoscere Dio, vi diventerebbero canuti i capelli all’istante”. Ma, noi preferiamo sognare pensando al Dio dell’Amore.

Di quale Amore, se da cento milioni di anni lo abbiamo appeso al chiodo e ultimamente lo abbiamo messo in croce?

“Io sono in voi – ci ha detto – ma noi non abbiamo voluto essere in Lui”

Non è un problema, torneremo ad essere cacciatori e raccoglitori, ad osservare i Segni nel Cielo, gli scudi infuocati dai quali scendono Esseri di Luce che ci richiamano a far funzionare l’intelligenza che avevamo perduta”. 

                                                                                                Orazio Valenti